Ferilli: “Il Caso Bibbiano non esiste. Il PD ha fatto cose meravigliose per i bimbi”

Sabrina Ferilli ha detto la sua sul caso Bibbiano e il presunto sistema di affidi illeciti messo in luce dall’inchiesta “Angeli e Demoni”.

Ferilli parla di Bibbiano - Leggilo

Sabrina Ferilli ha commentato la vicenda del presunto giro di affidi illeciti, noto come caso Bibbiano, che sarebbe stato scoperto dall’inchiesta “Angeli e Demoni”. Ebbene, l’attrice, già protagonista su questo tema nella fiction “L’amore strappato”, non crede che esista un sistema quanto piuttosto eventuali responsabilità singole degli indagati, come Claudio Foti, psicoterapeuta della onlus “Hansel e Gretel”.

“Io non credo che esista un caso Bibbiano – ha spiegato nel corso dell’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano a Selvaggia Lucarelli – A Bibbiano bisogna capire chi ha sbagliato e in che termini, ma quello che è accaduto lì è quello che probabilmente è accaduto nella Bassa modenese e in tanti altri centri e tribunali d’Italia”.

“Il problema non è il luogo – ha sottolineato – ma la metodologia utilizzata da questi psicologi per interrogare i bambini sui presunti abusi. Claudio Foti e i tanti psicologi che seguivano la sua impostazione partivano dal presupposto che tutti i bambini dicessero sempre la verità, questo è il primo problema”.

Sulle analogie con il caso di Angela Lucanto, affrontato dall’attrice in una fiction, Ferilli racconta: “Lì ci furono gli psicologi ma anche il pm Pietro Forno che prese un abbaglio – ha sostenuto – Ecco, Forno è stato protagonista di vari errori giudiziari in fatto di abusi sessuali. C’era anche in lui, credo, un’idea rischiosa, suggestiva che dietro alla denuncia di un bambino ci fosse sempre una verità assoluta”.

“L’idea di “fare pulizia” spazzando via tutto è pericolosa – avverte – la famiglia Lucanto da questo metodo è stata massacrata e con lei tante altre famiglie. Io non ragiono sull’onda della solita mentalità italiana per cui tutto è sempre fatto “per mangiare”. A me sembra che alla base ci sia del fanatismo, l’idea che un bambino di tre anni sia più credibile di un adulto perché lui è puro. E non è che sia meno grave, anzi”.

Sulle possibili responsabilità di Andrea Carletti, sindaco PD di Bibbiano, Ferilli dice: “Al massimo ha commesso degli illeciti amministrativi – minimizza – ma ha concesso una stanza ad associazioni che si sarebbero dovute occupare della tutela dei minori. Non si può farlo passare per un mostro”.

Infine sulle eventuali colpe politiche del Partito Democratico: “Certo, quella è terra di sinistra, ma quando si parla di Emilia Romagna – è la posizione dell’attrice – si parla pure di un territorio dove ci sono asili che funzionano, di metodi educativi che sono d’esempio per il resto del Paese, messi in piedi anche dalla sinistra. Come al solito la sinistra è incapace di prendersi i meriti e capace solo di prendersi gli schizzi di fango”.

“Il PD dovrebbe ricordare tutto quello che la Sinistra ha fatto in tema di affidi, reinserimento, istruzione per i bambini e poi dire ‘A Bibbiano siamo i primi che vogliono vedere puniti i colpevoli’. Ecco, serviva questo – ha dichiarato ancora la Ferilli – L’Emilia è all’avanguardia su tante cose, la Sinistra è ed è stata al centro di battaglie fondamentali per i diritti dell’infanzia, se ci dimentichiamo pure questo, ci resta solo il Papeete”, conclude Ferilli tornando sulle recenti polemiche per l’Inno di Mameli ballato dalle cubiste quando in spiaggia c’era il Ministro dell’Interno.

A.M.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli Twitter

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