La Procura della Repubblica ha disposto il dissequestro della nave Mare Jonio. Mediterranea Saving Humans si prepara a tornare in mare per raccogliere migranti. Intanto la Open Arms continua le operazioni di salvataggio in Libia e certa un porto sicuro per lo sbarco.
Da suo profilo Twitter, la Mediterranea Saving Humans annuncia il futuro ritorno in mare, dopo il dissequestro della nave Mare Jonio.
🔴 #MareJonio dissequestrata
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento ha disposto il dissequestro della nave #MareJonio di #Mediterranea. Ci stiamo già preparando a ritornare al più presto in mare. pic.twitter.com/JtsE1IBv17
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) August 2, 2019
Per il recupero dei migranti dispersi al largo della terra libica, attualmente, sono impegnate le Ong Open Arms, spagnola, e Sea Eyes, tedesca. Proactiva, la nave di Open Arms, ha salvato nella notte 69 migranti al largo della Libia, come riportato dall’Ansa. Le condizioni delle persone tratte in salvo dalle acque del Mediterraneo sono apparse subito preoccupanti: tra di loro ci sono “2 donne incinte di 8 mesi, e 4 bambini di cui 2 molto piccoli”, come ha raccontato Riccardo Gatti, direttore di Open Arms Italia a Radio Capital.
A bordo della nave, ora, ci sono 124 persone: nella giornata di ieri, infatti, la Open Arms aveva provveduto al salvataggio di altri 52 migranti. Cosa succederà ora alla nave? A spiegarlo è lo stesso Gatti, che descrive la situazione attuale: “Abbiamo informato le autorità competenti delle diverse zone Sar. Abbiamo già ricevuto il divieto di Salvini di entrare nelle acque, anche se non ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Stiamo aspettando delle risposte, ma prima di tutto bisogna stabilizzare la situazione a bordo“.
Proprio ieri il fondatore della ong catalana Oscar Camps aveva chiesto un porto sicuro per far sbarcare le persone a bordo. Stessa richiesta avanzata dalla nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea Eye, che si trova sempre a poche miglia da Lampedusa. La Germania si è detta disposta ad accogliere le 30 persone sbarcate dalla Gregoretti dopo il via libera del Ministro dell’Interno, a patto che l’Italia faccia sbarcare i 40 migranti della Alan Kurdi. Non si è fatta attendere la risposta, riportata da Repubblica, di Matteo Salvini, che visto la proposta come un ricatto: “La verità vera è che noi abbiamo dovuto organizzarci da soli. Poi mi arrivano lettere come quella della Ue che mi dicono che prendono alcuni immigrati solo se ne faccio sbarcare altri“.
Alessandra Curcio
Fonti: Ansa, Twitter Mediterranea Saving Humans, Radio Capital, Repubblica