Sandro Gozi, esponente del PD ed ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni, collaborerà con il governo di Edouard Philippe e il presidente della Francia, Emmanuel Macron.
Sta facendo molto discutere la scelta di Sandro Gozi, esponente del PD ed ex sottosegretario dei governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, di accettare di collaborare con il governo di Edouard Philippe e il presidente della Francia, Emmanuel Macron
Questo incarico lo ricoprirà solo per pochi mesi, vale fino al prossimo ottobre quando, una volta completata la Brexit, diventerà ufficialmente un deputato al Parlamento Europeo, nelle liste del partito di Macron, En Marche. Nel frattempo nel Paese transalpino Gozi si occuperà consulenze per gli Affari Europei del governo francese guidato dal primo ministro Philippe. E questo nonostante sia già nella bufera in passato proprio per essere stato indagato per una consulenza.
Una delle reazioni più dure è stata quella del vicepremier Luigi Di Maio, il quale ha chiesto di revocare la cittadinanza italiana al politico del Partito democratico: “Tu lavori per il governo, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron – è stato riportato dall’Ansa – Nulla contro la Francia ma bisogna valutare se togliergli la cittadinanza”.
Secondo il leader del M5s, è “inquietante” che “un nostro sottosegretario (del PD) adesso diventa esponente di un governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi confliggenti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, è la numero uno di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e gli esponenti del suo partito Andrea Delmastro delle Vedove, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli.
Questi quattro hanno scritto al presidente del Consiglio una lettera pubblicata su Il Giornale: “Sandro Gozi, già sottosegretario della presidenza del Consiglio del governo Renzi con delega agli Affari europei – hanno esordito – secondo autorevoli fonti giornalistiche non smentite neanche dallo stesso interessato, a breve verrà nominato, in seno al governo francese, responsabile degli Affari europei”.
“Non capiamo – hanno sostenuto – da dove possa scaturire tanta riconoscenza da parte dello Stato francese nei confronti di Sandro Gozi ma le norme sulla cittadinanza italiana precisano che motivo di perdita della nostra cittadinanza possa essere il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero”.
I deputati di FdI hanno lanciato un appello al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte “per impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l’interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni. Le chiediamo, quindi – è la loro richiesta – di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla consequenziale procedura di revoca della cittadinanza”.
Fonte: Ansa, Il Giornale
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