Nicoletta Nobile e Giulia Trivero, due ragazze di Torino, hanno invitato le donne ad uscire di casa senza reggiseno sabato 27 luglio per solidarietà a Carola Rackete, capitana della Sea Watch.
Nicoletta Nobile e Giulia Trivero, due ragazze di Torino, hanno promosso una particolare iniziativa, il #freenipplesday, invitando le donne ad uscire di casa senza indossare il reggiseno sabato 27 luglio. Il motivo della manifestazione? Dimostrare solidarietà a Carola Rackete. La 31enne tedesca, ex comandante della Og Sea Watch, è stata infatti oggetto di critiche per essersi presentata davanti ai Giudici senza il capo intimo. Dalla maglietta nera – al termine dell’interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta che la vede indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – sono stati infatti visibili i capezzoli.
Un gesto di disinvoltura, in linea con il personaggio, che non poteva non suscitare ammirazione tra chi, ormai da un mese, ha eletto Carola Rackete a simbolo di giustizia. Ed ecco che, quella che poteva essere una semplice questione di decoro, è diventata un modo per creare polemiche. Le due ragazze hanno invitato tutte le donne a fare lo stesso per rivendicare il proprio diritto di vestirsi come vogliono senza essere giudicate.
“La protesta nasce con ironia ma l’obiettivo non è poi così leggero“, hanno dichiarato a Repubblica. “Chi si scandalizza per la capitana senza reggiseno punta a distrarre l’attenzione dai veri contenuti, demonizzando al tempo stesso il corpo femminile. Quando abbiamo letto delle polemiche sul caso siamo rimaste sconvolte e così abbiamo deciso di muoverci”, hanno proseguito Nicoletta e Giulia. “Volevamo fare una protesta che non fosse nulla di violento e così abbiamo scelto la modalità di non indossare il reggiseno. Una scelta che ogni donna può fare senza scandalo né volgarità”, hanno concluso.
L’evento, come riferito anche da Adnkronos, è stato rilanciato anche sui social network e ci sono stati anche ragazzi che hanno voluto proporre anche una versione maschile di questa iniziativa, In che modo ancora non è ben chiaro. “Sì, cari uomini, in quel giorno anche voi potrete sentirvi liberi di non indossare quello stretto e scomodo strumento e tuttavia potervi esprimere senza essere giudicati”, si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento. “Rivendichiamo la necessità di un dibattito fondato su argomenti concreti e contestualmente denunciamo l’ennesimo atto di prevaricazione sul corpo femminile”.
Fonte: Repubblica, Adnkronos, Freenipplesday Facebook
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