Si allarga l’inchiesta “Angeli e Demoni”, nota ormai come caso di Bibbiano: ora sotto la lente degli investigatori sono finiti altri 70 casi di sospetti affidi illeciti di bambini.
Aumenta il numero di fascicoli che saranno riesaminati dai Giudici del Tribunale dei minori di Bologna. l’inchiesta “Angeli e Demoni”, noto anche come caso Bibbiano, si allarga in maniera sempre più esponenziale. Sono infatti ormai più di settanta i casi dei presunti finti abusi segnalati dai servizi sociali della Val d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, al fine di sottrarre i minori a famiglie deboli e affidarli, dietro compenso, altre coppie, a volte di amici e conoscenti. La lista comprenderebbe tutti i dossier trattati negli scorsi due anni dai servizi sociali di sei comuni, tra cui Bibbiano, in cui aveva sede la struttura “La Cura“.
Come riportato da Reggionline, l’ordine, annunciato nei giorni scorsi, è stato impartito dal Presidente del Tribunale, Giuseppe Spadaro, lo stesso che aveva segnalato alla Procura di Reggio Emilia i numerosi sospetti per via delle molte denunce arrivate in Val d’Enza per maltrattamenti in famiglia, casi che però non trovavano riscontri e che quindi venivano sistematicamente archiviati. Stando all’accusa, il meccanismo criminale era già in azione attraverso le relazioni false al fine di far considerare le coppie come genitori inaffidabili, tramite i condizionamenti degli psicoterapeuti sulle menti dei bambini oppure, ancora, modificando i disegni dei piccoli per dimostrare abusi mai commessi.
Come riferito dal Corriere della Sera, nel primo fascicolo esaminato dallo staff di Spadaro emergerebbero già gravi “anomalie e omissioni”. In una dichiarazione di abbandono, all’interno del quale i genitori naturali risultavano aver effettuato delle violenze, mancherebbe la comunicazione della nuova coppia affidataria da parte del servizio al Tribunale. Il tutto dunque non rispettare l’iter tassativo imposto dai Giudici nella sentenza.
Anche il numero di indagati è cresciuto. Ora infatti sono 29; tre di questi sono i Sindaci o gli ex Sindaci, tra cui Andrea Carletti, ex Primo cittadino di Bibbiano, sospeso dal prefetto ed autosospeso dal PD ma difeso dall’ANPI, ora agli arresti domiciliari ed accusato di abuso d’ufficio e falso. I due ex Sindaci indagati sono Paolo Colli, di Montecchio; e Paolo Buran, di Cavriago ed ex Presidente dell’Unione Val d’Enza. Chi invece ha riassaporato la libertà è stato Claudio Foti, psicoterapeuta e direttore scientifico della onlus “Hansel e Gretel“, a cui sono stati revocati gli arresti domiciliari da parte del Tribunale del Riesame di Bologna.
Fonte: Reggionline, FanPage, Corriere della Sera
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