Uniti contro Trump. Per questo suore, preti, attivsti e laici si sono radunati in Senato recitando il rosario per le vittime della detenzione al confine Usa-Messico. 70 persone sono finite in manette.
Arrestati per aver pregato all’interno del Senato americano, dove si erano riuniti per opporsi al trattamento inumano inflitto dall’Amministrazione Trump ai bambini immigrati al confine meridionale degli Stati Uniti. Attivisti, suore, persone e religiosi sono finiti in manette, come riporta Avvenire. La protesta era scattata dopo le ultime notizie circa le condizioni agghiaccianti subite dai minori rinchiusi nelle celle di metallo alla frontiera tra Usa e Messico. A peggiorare il tutto, gli ultimi fatti sulla vita nei centri per immigrati irregolari, dove si denunciavano le condizioni degradanti in cui i profughi vivevano – ne parlava tempo fa anche Agensir. Ammassati in una cella, senza coperte, in pochi metri quadri. Pochissimo cibo, al freddo, pochi minuti all’esterno. Impossibilità di piangere, urlare o chiedere dei propri genitori.
E’ questo che ha spinto religiosi e attivisti a radunarsi all’interno di un edifico del Senato americano – il Russell Senate Office Building – per recitare il rosario e chiedere all’Amministrazione Usa di mettere fine alla detenzione minorile al confine. Ma le suore, i frati, i sacerdoti e anche i laici sono stati portati via dalla polizia del Campidoglio e rilasciati solo in serata, dopo essere stati schedati e rinviati all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver violato una legge intralciando uno spazio pubblico, ovvero il pavimento dell’ingresso del Senato, dove si erano sdraiati, formando una croce, per recitare il rosario. Alcuni dei partecipanti alla dimostrazione avevano poster che mostravano bambini deceduti dal 2018 mentre si trovavano sotto custodia federale,Tra le 70 persone anche una suora di 90 anni, Suor Pat Murphy, che si era recata nella capitale federale proveniente da Chicago insieme alle sue consorelle, le Sorelle della Misericordia. Secondo la religiosa, la situazione nei centri di detenzione degli immigrati è “immorale e abominevole”.
L’arresto è documentato da un Tweet della reporter Marissa J.Lang:
Fonte: Avvenire, Agensir, Marissa J.Lang Twitter
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