Otto per mille, in 7 anni la Chiesa di Bergoglio ha perso due milioni di benefattori

Negli ultimi sette anni, le donazioni alla Chiesa tramite la quota di imposta sui redditi Irpef ha visto la perdita di due milioni di benefattori.

Otto per mille Bergoglio - Leggilo

Gli italiani non credono più nel ruolo della Magistratura, e a quanto pare neanche più nelle opere di carità. Il risultato della Conferenza episcopale italiana tenutasi in Vaticano ormai più di un mese fa, è stato un bilancio – tra le altre cose – della somma relativa all’otto per mille dell’Irpef assegnata alla Chiesa Cattolica per il 2019. Una cifra – scriveva l’Ansa – pari a 1.133.074.425,15 euro, una somma che ha segnato il calo di un -1.28% rispetto all’anno precedente. I dati aggiornati sulla ripartizione delle somme prelevate dall’Irpef sono stati resi noti in questi giorni dal Dipartimento delle Finanze, come riportato da Il Messaggero. Risulta che in sette anni il numero di italiani che hanno deciso di destinare l’otto per mille dell’Irpef alla Chiesa Cattolica è diminuito di circa due milioni. Calata complessivamente anche la quota di contribuenti che hanno espresso una scelta in dichiarazione dei redditi e questo, dal punto di vista finanziario, ha pareggiato i conti.

In base al meccanismo di finanziamento delle confessioni religiose, quest’anno sono state distribuite le somme relative ai redditi del 2015, che ammontano complessivamente a 1,4 miliardi. Su un totale di circa 40,8 milioni di contribuenti, poco più del 43 per cento ha espresso una preferenza mentre le scelte non espresse valgono circa il 56,5. Su 40,8 milioni di italiani, 14 – pari al 35,3% dei contribuenti – hanno scelto la Chiesa Cattolica.

Confrontando i dati con quelli del 2010 – informa Il Giornale – quell’anno erano stati 15,6 milioni i contribuenti che avevano scelto la Chiesa Cattolica: ovvero il 37,6 per cento dei contribuenti totali e l’82,2 delle scelte espresse. Allora gli italiani che avevano dato un’indicazione esplicita erano stati di più, il 45,7 per cento. Andando indietro, il tutto cala ancora di più: per i redditi 2017 si arriva a quota 13,5 milioni. Tra le altre confessioni religiose, nell’ultimo biennio spicca la presenza delle due entità buddiste, mentre ha riguadagnato qualche posizione anche lo Stato. Ad analizzare il trend, è possibile che nel prossimo decennio l’otto per mille alla Chiesa Cattolica si ridurrà quasi al minimo.

Fonte: Il Giornale, Il Messaggero, Ansa

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