“Navi della Marina e Guardia di Finanza per respingere le Ong”

Navi della Marina e della Guardia di Finanza in campo per controllare le partenze dei migranti, difendere i porti italiani e contrastare l’immigrazione clandestina. Questa una delle prossime mosse annunciate da Matteo Salvini durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Ministro dell’Interno. Proseguono intanto gli sbarchi a Lampedusa.

Navi Marina fermare sbarchi - Leggilo

Era stata annunciata, qualche giorno fa, una collaborazione da parte della Guardia Costiera libica e del Governo italiano per tenere a freno e monitorare l’azione delle Ong nel Mediterraneo. Se per il portavoce Ayub Qassem c’è una continua interferenza delle Organizzazioni non governative nelle operazioni di soccorso, per il Vicepremier Matteo Salvini c’è una continua interferenza tra le operazioni di soccorso non autorizzate e la linea dura seguita in materia immigrazione. Il caso del veliero Alex della Ong Mediterranea, infatti, è stata l’ennesima occasione – dopo il caso Sea Watch che ha tenuto banco per più di 16 giorni – per un pugno di ferro tra i porti chiusi voluti dal Ministro dell’Interno e i salvataggi in mare voluti dalle Ong, con conseguente pretesa di un porto dove sbarcare. Per questo – informa Rai news – la prossima mossa del capo del Viminale prevede Navi della Marina e della Guardia di finanza per difendere i porti italiani e ridurre le partenze dal Nordafrica. Usando radar, mezzi aerei e navali, e collaborando con la Tunisia, aumenteranno i rimpatri e saranno limitate le fughe dal Paese.

Queste, almeno, le aspettative per raggiungere le quali, entro l’estate, il Viminale invierà dieci motovedette italiane da consegnare alla Guardia Costiera libica, mentre sono già in previsione emendamenti “al Decreto Sicurezza Bis per rendere più efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti“. Il tutto è stato deciso durante una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, durante la quale è stata confermata la riduzione degli sbarchi, passati dai 17mila dell’anno scorso ai 3 mila di quest’anno – dato confermato anche dal Sole 24 Ore.

Al termine della riunione di ieri, Salvini ha scritto al suo omologo tunisino auspicando di poter conseguire “ancora più elevati livelli di efficacia attraverso rimodulazioni improntate a una maggiore flessibilità con il ricorso a navi di linea“. A causa della complessa situazione in Libia, infatti, si registra una maggiore concentrazione dei flussi provenienti dalla Tunisia. Proprio per questo, bisogna rafforzare “la capacità di sorveglianza marittima, attraverso il definitivo sviluppo di un sistema integrato basato su postazioni radar e strutture operative”, ha scritto Salvini. Tra le novità dal Comitato – informa LaPresse – anche maggiori controlli per ridurre le partenze e contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze.

Il Premier Giuseppe Conte ha convocato un vertice sui migranti previsto per domani intorno alle ore 19.00: “Da alcune settimane stiamo assistendo a un progressivo incremento del numero di imbarcazioni che trasportano migranti, che si approssimano alle nostre coste e sollecitano un attracco ai nostri porti. Diventa pertanto urgente coordinare le iniziative le iniziative dei ministri competenti anche al fine di evitare che possano ingenerarsi sovrapposizioni o malintesi” ha scritto Conte ai Ministri.

Intanto a Pozzallo, in Sicilia, ne sono sbarcati 47, tra cui dieci donne, provenienti da Costa d’Avorio, Camerun e Tunisia. Erano stati soccorsi ieri sera su un barcone nel Canale di Sicilia da una motovedetta della Guardia costiera.

Fonte: Rai news, La Presse, Sole 2 4Ore

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