Mentre la Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca Sea Eye ha soccorso 65 profughi, è stato raggiunto un accordo tra Italia e Malta per sbarcare i migranti a bordo di Alex, il veliero della Ong Mediterranea.
Come informa Tgcom24, è stato raggiunto un accordo tra Italia e Malta sui migranti di Alex, il veliero della Ong Mediterranea in mare da ieri sera, dopo aver soccorso 54 migranti in zona Sar libica. Da quel momento, ciò che è accaduto è noto ed anche deducibile dalle precedenti pagine di cronaca riguardanti la Sea Watch. Si è ripetuto, in sostanza, il format delle Organizzazioni non governative e che il Vicepremier Luigi Di Maio ha riassunto qualche ora fa: le imbarcazioni delle Ong raggiungono la Libia, rifiutano l’intervento della Guardia Costiera di Tripoli, caricano i migranti e si dirigono verso Lampedusa. Poi chiedono un porto, porto che Matteo Salvini rifiuta di dare proseguendo sulla linea da seguire in tema migranti. Questa volta, però, la vicenda della Ong italiana sembra essere più breve, visto che pare sia arrivato l’accordo tra Malta – che si è offerta di prendere i migranti – e l’Italia.
Una sorta di baratto tra le parti, forse per chiudere in fretta questa vicenda ed evitare gli strascichi – che costano un notevole dispendio di fatiche e costi – lasciati dal caso Sea Watch e Carola Rackete. I 54 migranti a bordo della Alan andranno a La Valletta, mentre 55 migranti di Malta passeranno all’Italia. Il raggiungimento di un accordo è stato confermato con un tweet di Mediterranea:
Adesso devono sbarcare presto gli altri 41 naufraghi rimasti. Accordo tra governi italiano e maltese è confermato da entrambe le parti: aspettiamo che Autorità organizzino il trasferimento a Malta su assetti militari, visto che non può avvenire a bordo della ALEX #Mediterranea
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 5, 2019
Così, si impedirà alla nave di attraccare. Tuttavia, la Ong ha anche richiesto che il trasferimento avvenga tramite le motovedette delle Forze dell’Ordine di entrambe le parti. Infatti, le condizioni dell’imbarcazione non permetterebbero – ha detto la portavoce questa mattina – di affrontare altre ore di traversata. “È necessario ribadire che la situazione della nostra imbarcazione e le condizioni delle persone a bordo non ci consentono di affrontare viaggio fino a La Valletta. Quindi chiediamo che si muovano le motovedette della Guardia costiera italiana o maltese ed effettuino un trasbordo”, scrive la Ong.
"È necessario ribadire che la situazione della nostra imbarcazione e le condizioni delle persone a bordo non ci consentono di affrontare viaggio fino a La Valletta. Quindi chiediamo che si muovano le motovedette della @guardiacostiera italiana o maltese effettuino un trasbordo".
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) July 5, 2019
Intanto, nave che va, nave che viene. Mai detto sembra essere più adatto per definire ciò che accade in mare in questi giorni. Infatti, si è affacciata nel Mediterraneo anche la Alan Kurdi, l’imbarcazione della Ong tedesca dagli intricati trascorsi. Come informa Rai news, l’imbarcazione ha soccorso e salvato 65 migranti al largo della Libia. Come prevedibile, attende risposte da Malta, Roma,Tripoli. Secondo la Ong tedesca – che ha dato notizia del soccorso via Twitter – il gommone a bordo del quale si trovavano i profughi soccorsi, aveva un motore funzionante e carburante sufficiente ma gli occupanti non avevano telefoni satellitari o gps. Per questo, “senza alcuna conoscenza nautica il loro destino era segnato”.
Am Freitagmorgen entdeckte die erste Wache der #AlanKurdi ein blaues Schlauchboot mit 65 Menschen, rund 34 Meilen von der libyschen Küste entfernt. Die Menschen wurden evakuiert und sind nun an Bord der "Alan Kurdi". Die Libyschen Behörden antworten nicht. pic.twitter.com/TOIeLA0Q4N
— Sea-Eye (@seaeyeorg) July 5, 2019
Fonte: Tgcom24, Mediterranea Saving Humans Twitter, Rai news, Sea Eye Twitter