“Non puoi postare foto con le della Polizia”: Matteo Salvini rischia processo

Il PD ha preparato un’interrogazione parlamentare dopo l’ennesimo post condiviso da Matteo Salvini contro Carola Rackete.

Salvini PD interrogazione Parlamentare - Leggilo

Dicono che il Ministro degli Interni Matteo Salvini abbia alimentato l’odio sia verso la comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete sia verso il Gip di Agrigento Alessandra Vella. Dicono che a causa dei suoi post e delle sue condivisioni sui canali social, si sia scatenata un’ondata di violenza, anche solo verbale, nei confronti della Capitana e poi del Giudice. Colpa sua se, una volta scesa a Lampedusa, la 31enne tedesca è stata ricoperta di insulti e se, in molti, non condividono la sentenza del Magistrato. Talmente forte l’istigazione all’odio, messa in pratica tramite una strategia di social marketing dal Ministro dell’Interno, che la Rackete è stata portata in un luogo protetto e che è stata richiesta la messa in sicurezza del Gip dalle toghe.

L’ultimo motivo di scontro è rappresentato da una foto – in realtà un collage – condivisa sul profilo del Vicepremier, in cui si vede da una parte Salvini in mezzo a delle agenti di polizia in divisa; in basso, invece, c’è la foto della comandante 31 enne. Poi la didascalia: “Io sto con le donne che difendono la legge, la vita e i confini, non con le delinquenti”.

Per il post incriminato, il PD vuole presentare adesso un’interrogazione parlamentare in quanto sarebbe stata attribuita una condotta criminale alla Comandante, con l’utilizzo dell’immagine delle donne in divisa. Un uso strumentale della foto. “Ancora una volta Salvini usa le forze dell’ordine per propaganda personale e politica, ma questa volta l’episodio è davvero inqualificabile. Sul suo account twitter il Ministro dell’Interno usa la foto di un gruppo di poliziotte per attaccare e diffamare Carola Rackete”, ha commentato Carmelo Miceli, deputato PD.

“Le agenti di polizia che si sono fatte fotografare in maniera del tutto legittima con il ministro sapevano che la loro foto sarebbe poi diventata una card di propaganda politica? Sapevano che sarebbero state utilizzate dalla macchina propagandistica della Lega per fare polemica politica? Sapevano che sarebbero diventate testimonial di un leader di partito? In assenza di specifica autorizzazione, potrebbe configurarsi ipotesi di reato. Stiamo predisponendo un’interrogazione parlamentare su questa vergogna”, prosegue. E ancora: “La Polizia di Stato non è la guardia personale di Salvini, non è una forza a uso e consumo politico di chi si sta dimostrando il più inadeguato ministro dell’Interno della storia italiana. Ci auguriamo che una persona stimata e professionalmente autorevole come il Capo della Polizia Gabrielli sappia arginare questa deriva pericolosa, che rischia di danneggiare irrimediabilmente il fondamentale ruolo delle forze dell’ordine, che rappresentano tutti gli italiani e non una parte”.

Fonte: Matteo Salvini Twitter, Carmelo Miceli Twitter

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