Piovono accuse sull’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. A finire nel mirino il periodo in cui era Presidente della Provincia di Firenze, per l’affidamento degli incarichi a quattro direttori centrali al posto di un’unica figura prevista dallo statuto. Un danno erariale che Corte dei Conti di Firenze censura dopo più più di 10 anni.
Ancora guai per l’ex Premier Matteo Renzi, che è stato condannato dalla Corte dei Conti – dopo lo scandalo che ha visto coinvolti i suoi genitori Tiziano Renzi e Laura Bovoli – per danno erariale dalla Corte dei Conti della Toscana. I fatti, informa La Nazione, risalgono a quando era Presidente della Provincia di Firenze, cioè al 2005, e in particolare si riferiscono alla nomina di un collegio di direzione provinciale in luogo di un singolo Direttore Generale. In sostanza, sarebbero stati conferiti quattro incarichi da Dg al posto di un’unica figura prevista per statuto. Una decisione, secondo i Giudici, che ha pesato sul bilancio e creato un aggravio di spesa. Condannati anche i 4 direttori generali e l’assessore al bilancio in carica al momento della nomina. Un altro imputato è stato invece assolto. Il danno erariale complessivamente sarebbe di 125mila euro, di cui 15mila euro che dovranno essere versati da Matteo Renzi. Il resto degli imputati, invece, dovrà risarcire una quota tra i 10 e i 37 mila euro. La Procura, che aveva valutato un danno complessivo di ben 800 mila euro, non farà ricorso.
Secondo l’accusa, nel settembre 2006, dopo le dimissioni del Direttore Generale, la Giunta Renzi attribuì gli incarichi a quattro direttori centrali, costituendo così un collegio al posto di un’unica figura necessaria. In una prima fase del Processo la posizione di Renzi, la Procura aveva chiesto per l’ex Presidente del consiglio l’archiviazione.Tuttavia gli altri imputati chiesero, a febbraio 2014, un contraddittorio e la richiesta – scrive Repubblica Firenze – comportò il coinvolgimento dell’ex Sindaco di Firenze, a pieno titolo nel processo. Quindi, la condanna.
Stando a quanto si apprende, Renzi avrebbe anche ricevuto dalla Procura un invito a dedurre un altro presunto danno erariale risalente al 2009. In questo specifico caso, sotto accusa è la scelta di due collaboratori, senza un titolo di studio idoneo, da inserire nel suo staff quando era Sindaco di Firenze. In questo caso il danno contestato sarebbe di 69.000 euro.
Il legale di Renzi, l’avvocato Alberto Bianchi, ha annunciato l’intenzione di voler fare ricorso e ha così commentato la decisione della Corte: “Siamo certi che finirà come già accaduto in altri casi, in primo grado grancassa mediatica per poi ignorare l’assoluzione o l’archiviazione – la condanna è avvenuta senza nessuna richiesta di condanna da parte della Procura e in presenza di una legge che esclude che possa essere sottoposto a giudizio un soggetto che, come nel caso Matteo Renzi, era rientrato nel processo su ordine del giudice, dopo che la Procura ne aveva chiesto invece l’archiviazione”.
Fonte: La Nazione, Repubblica Firenze