“Questa volta Schettino non era a bordo, ma a Roma: e voleva far affondare la Sea Watch”

Il Capitano Giorgio De Falco, senatore ex 5 stelle, è diventato noto per il rabbioso “Salga a bordo” rivolto a Francesco Schettino nella notte del naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012. Parlando a Radio Capital del caso Sea Watch, ha ripreso l’espressione rovesciandone il senso e inviando una spiccata frecciatina al Ministro dell’Interno.

La portavoce della Ong Sea Watch Giorgia Linardi, ha rilasciato in un’intervista alla stampa la sua ricostruzione dei fatti circa la “manovra azzardata” decisa e messa in pratica dalla comandante dell’imbarcazione Carola Rackete. Secondo la Linardi, infatti, ad ostacolare la capitana sarebbe stata proprio la motovedetta delle fiamme gialle, e non il contrario, mettendosi di traverso tra la banchina e la Ong guidata dalla 31enne tedesca. Una versione che il Capitano Giorgio De Falco – intervenendo a Radio Capital – sembra aver confermato. “Bisogna vedere un video per capire la dinamica. Si tratta di pochissimi secondi, ma bisogna capire se nel corso della manovra, come viene dichiarato dalla Linardi e dai parlamentari a bordo non ci sia stato qualche ostacolo. Sembra che la motovedetta corresse verso la banchina e ha potuto intralciare. Forse metteva in atto gli ordini ricevuti, per far desistere la nave. Ma la nave difficilmente poteva sottrarsi. Non si può parlare di speronamento perché entrambe si muovevano”, spiega De Falco.

Il comandante ha poi preso le difese della comandante Carola Rackete: “La Rackete ha fatto quello che doveva fare. Non c’è nessuna differenza tra lasciare l’imbarcazione all’esterno del porto o lasciarla all’ormeggio. Sono acque italiane, ugualmente”. Poi, ricordando quel “Salga a bordo” rivolto a Francesco Schettino – nella notte del naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012 – ha ripreso l’espressione rovesciandone il senso e inviando una spiccata frecciatina al Ministro dell’Interno: “Questa volta gli Schettino erano a terra, non a bordo. Purtroppo , ora sono a Roma”.

Fonte: Radio Capital

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