La portavoce del governo Macron, Sibeth Ndiaye, ha commentato il caso della Ong Sea Watch e l’arresto di Carola Rackete, affermando che Salvini strumentalizza politicamente degli episodi dolorosi, scegliendo una strategia che rende isterico il dibattito su argomenti chiaramente molto difficili.
Mentre si attende a breve l’esito dell’udienza che potrebbe confermare o meno l’arresto di Carola Rackete, è stato trovato un accordo tra i Paesi europei sulla gestione dei 40 migranti sbarcati dopo sedici giorni in mare. Tuttavia, non mancano voci critiche da parte di alcuni paesi europei sul caso Sea Watch. Come informa l’Ansa, il Presidente tedesco Steinmeir ha così parlato del caso della Ong che ha riaperto l’argomento immigrazione: “Ci aspettiamo che l’Italia affronti un caso del genere in modo diverso. Coloro che salvano vite umane non possono essere criminali”. A sua volta, Matteo Salvini ha invitato Steinmeir ad occuparsi di ciò che accade in Germania e ad invitare i suoi cittadini ad evitare di infrangere le leggi italiane, rischiando di uccidere uomini delle Forze dell’Ordine italiane.
Ugualmente, dalla Francia, sono arrivate critiche al Governo italiano per aver alimentato il dibattito su “argomenti chiaramente molto dolorosi”. “Mi dispiace che siamo arrivati a questa situazione, perché il Governo italiano fa sfortunatamente la scelta di una strategia di creare isteria su temi che sono evidentemente molto dolorosi”, ha detto Sibeth Ndiaye, la portavoce del Governo francese, commentando con l’emittente Lci il caso della nave umanitaria Sea Watch 3 e l’arresto della comandante Carola Rackete. “E’ importante ricordare che la Francia, come l’UE, è stata solidale all’Italia negli ultimi anni. Al picco della crisi, e da quando questa crisi dei migranti nel Mediterraneo si verifica, l’Italia ha beneficiato di circa un miliardo di euro di aiuti dall’UE. Quindi là dove Salvini strumentalizza politicamente traiettorie e fatti che sono dolorosi, spiegando che la Francia e l’UE non sono solidali, gli rispondo con dei dati”. Inoltre, per la portavoce Ndiaye, bisogna che l’Italia rispetti le regole internazionali in materia: “La strumentalizzazione, quando si parla di vite umane, di vite di persone che hanno attraversato condizioni estremamente difficili, che hanno percorsi terribili, non è degna da parte di Matteo Salvini”, conclude.
Parole a cui Salvini non ha aspettato a replicare: “I barconi vadano a Marsiglia visto che il governo francese è così generoso con gli immigrati, indirizzeremo i prossimi eventuali barconi verso Marsiglia”, ha replicato. Continua, tuttavia, il flusso di arrivi a Lampedusa: un barcone con a bordo 40 persone è stato segnalato alle centrali operative di Malta e Italia dalla Open Arms, l’imbarcazione della Ong catalana che si trova al largo di Lampedusa. Poche ore prima era giunto un barchino con a bordo 17 tunisini.
Fonte: Ansa, Lci