Intervenuto nel corso della festa per i 25 anni della sua organizzazione, Gino Strada, fondatore di Emergency, ha parlato del caso Sea Watch e di Matteo Salvini.
Durante la festa per i 25 anni della sua organizzazione che si è tenuta al Teatro Verme a Milano, Gino Strada, fondatore di Emergency, ha parlato del caso Sea Watch e della comandante della nave dell’ong, Carola Rackete, arrestata dopo aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza e, come riferito dall’Ansa, iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra: “Sono solidale con la capitana della nave e avrei agito esattamente come lei. Salvini è un criminale e deve capire che queste persone non sono merci”.
Come riportato da Huffington Post, Strada ha, poi, attaccato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, per la sua proposta di affondare la Sea Watch: “Quando c’era la guerra in Afghanistan nessuno si permetteva di fermare un’ambulanza. Oggi invece ci sono persone nel nostro Parlamento che si permettono di dire ‘affondiamo la nave”.
Nel mirino del fondatore di Emergency è finito anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, paragonato addirittura ad Adolf Hitler: “Prima gli italiani o la fortezza Europa è un’idea di Hitler – è il pensiero di Gino Strada – Le istituzioni repubblicane hanno sdoganato il fascismo e contro questa tendenza mi sento in guerra. Ma sento sibilare il vento, non lo sento ancora fischiare ma sono ottimista, perché reputo che gli italiani non siano così fascisti”.
Per Strada ci sarebbe, dunque, una sola via da seguire per risolvere questo enorme “problema” che sarebbe presente in Italia: “La soluzione è fare piazza pulita di questo coacervo di fascisti e coglioni”. Queste le sue dichiarazioni, raccolte dall’Agenzia Vista, a margine dell’evento che ha avuto luogo nel capoluogo lombardo per i 25 anni dell’associazione umanitaria.
Fonte: Ansa, Huffington Post, YouTube Agenzia Vista