Matteo Orfini: “A mettere a rischio le Forze dell’Ordine e dei migranti è stato Salvini, non Carola”

Matteo Orfini ha speso parole in sostegno di Carola Rackete, dopo lo sbarco avvenuto questa notte. Il parlamentare PD, a bordo della Sea Watch da qualche giorno, ha monitorato con vari tweet i vari momenti dell’operazione guidata dalla comandante della Ong battente bandiera olandese.

Matteo Orfini Sea Watch vita dei migranti - Leggilo

A bordo della Sea Watch, quando Carola Rackete questa notte, intorno all’una, decideva di accendere i motori e dirigersi ugualmente verso il porto di Lampedusa, c’erano anche quei parlamentari che, qualche giorno fa, si sono recati nell’isoletta per monitorare la situazione dell’imbarcazione battente bandiera olandese della Ong tedesca. Volevano dare sostegno alla Capitana e anche ai 40 migranti a bordo: per questo, sono saliti sull’imbarcazione ed è cominciato il loro diario di bordo. Hanno aggiornato i loro seguaci di ciò che accadeva sulla nave, con tanto di selfie, materassi e spazzolini come kit di sopravvivenza. Non si sa ancora, praticamente, in che cosa siano stati utili Matteo Orfini, Nicola Fratoianni, Graziano Delrio. Di fatto, nessuno di loro tre ha impedito che la capitana mettesse a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza e hanno lasciato fare. Non hanno mosso un dito, né si sono opposti quando la Rackete ha violato per tre volte l’ordine di fermarsi; né quando la capitana ha urtato contro la motovedetta delle fiamme gialle, danneggiandola e mettendo a repentaglio l’incolumità dei servitori dello Stato.

Il diario di Matteo Orfini a bordo di Sea Watch

Matteo Orfini, dal suo profilo Twitter, ha anzi cominciato ad aggiornare la situazione. “Stiamo provando ad entrare in porto. #SeaWatch”, ha scritto:

Poco dopo, un altro Tweet informando dello sbarco avvenuto:

L’ultimo tweet è di qualche ora fa. “A mettere a rischio la sicurezza di migranti, Forze dell’ordine ed equipaggio è stata la scelta di Salvini di lasciare 16 giorni in mezzo al mare una barca che aveva bisogno di un porto sicuro. Un ministro sequestratore che non va a processo solo perché si fa salvare dal parlamento”, ha scritto il parlamentare PD.

Successivamente lo stesso Matteo Orfini ha rilanciato le accuse, come riporta il Fatto Quotidiano: “Il Governo ha scelto di far crescere la tensione, ha scelto di giocare una partita squallida sulla pelle di 42 esseri umani. C’era l’accordo per la redistribuzione dei migranti eppure non sono stati fatti sbarcare ‘in 5 minuti’ come aveva promesso Matteo Salvini”. Neanche una parola sulla manovra della comandante che ha rischiato di schiacciare sulla banchina una motovedetta della Guardia di Finanza.

 

Fonte: Matteo Orfini Twitter, Il Fatto Quotidiano

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