Laura Boldrini: “La soluzione c’è, ma Salvini vuole tenere in mare le persone”

Laura Boldrini ha preso le difese di Carola Rackete, la Capitana della nave Sea Watch che ha forzato il blocco posto dal Viminale ed è entrata in acque internazionali. L’imbarcazione è ormai al quindicesimo giorno in mare.

Laura Boldrini sta con Sea Watch - Leggilo

 

 

Delle ultime ore la notizia che Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch, è stata iscritta nel registro degli indagati con le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, così come previsto dal codice della navigazione. Ciò nonostante, c’è chi la difende e per molti il suo gesto di forzare il blocco posto dal Viminale, ignorando le disposizioni del Decreto sicurezza bis, è visto come un atto eroico. Ad unirsi alla sfilza dei sostenitori di un gesto illegale è anche l’ex presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini che, ospite de l’Agorà, su Rai Tre, si è lasciata andare ad una spassionata difesa della 31enne tedesca.

“La Libia non è un porto sicuro. In Libia c’è la guerra, ci sono i morti, i bombardamenti sugli ospedali e su gli aeroporti. Ha fatto bene la Capitana a non portare queste persone in un posto in guerra, perché allora sì che lei avrebbe violato le regole internazionali”, ha detto la Boldrini che ha poi annunciato di aver incontrato il viceministro degli Esteri in Germania chiedendogli di trovare una soluzione. Replicando duramente al sottosegretario leghista Nicola Molteni, ha spiegato che “se c’è già una distribuzione organizzata proibire lo sbarco è solo un puntiglio sulla pelle della gente”. Infatti, visto che 10 città in Germania hanno offerto di prendere queste persone, basterebbe lo sbarco per risolvere la questione. Ma lo sbarco non ci sarà, secondo quanto sostiene Salvini.

Certo che è un’eroina! È un’eroina perché fino in fondo si assume le sue responsabilità. Ed è una persona che mette il rispetto del diritto e la legge dell’umanità al primo posto, tanto di cappello…”, ha detto riferendosi alla Rackete. A seguire, la Boldrini è intervenuta sui social con un Tweet in cui ha scritto in didascalia: “Tra un ministro che si fa chiamare ‘capitano” e poi stringe la mano a un grosso spacciatore di droga e una ragazza che si prende la responsabilità di salvare vite umane, non ho dubbi. Io sto con la #capitana”.

Fonte: Rai 3, Laura Boldrini Twitter

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