Marco Travaglio, in un editoriale e ospite da Lilli Gruber, ha commentato la vicenda della Sea Watch scagliandosi contro il gesto della capitana Carola Rackete, accusandola di disobbedienza civile.
C’è chi la difende e chi no. Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, ha gli occhi puntati addosso e se in molti sono a sostenerla, dandole dell’eroina che rischia gravi conseguenze pur di salvare la vita di 40 persone, altri puntano sull’illegalità del suo gesto. Il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, nel suo editoriale in prima pagina, è intervenuto sulla vicenda della Sea Watch, criticando le scelte della Ong che, nonostante un divieto di ingresso in acque italiane, ha deciso ugualmente di entrare sfidando i limiti posti dal Governo.
“Nessuno ci venga a dire che da una parte ci sono gli italiani cattivi e xenofobi, e dall’altra l’eroica capitana. O che un Governo non ha il diritto-dovere di difendere i propri confini da chi vorrebbe decidere sulle sue politiche migratorie dalla tolda di una nave con bandierina olandese“, scrive Travaglio. “Il natante, guidato dalla capitana tedesca Carola Rackete ha violato una serie innumerevole di norme italiane e internazionali, il che non le verrebbe consentito da alcuno Stato di diritto del mondo libero. Nel 2017 non ha firmato il Codice di autoregolamentazione del ministro dell’Interno PD Marco Minniti, regolarmente siglato da altre ong, per farla finita col Far West nel Mediterraneo. S’è addentrata nella zona di ricerca e soccorso libica, competenza della Guardia costiera di Tripoli”.
La Rackete, sostiene il giornalista, avrebbe dovuto far rotta sul porto sicuro più vicino: cioè in Tunisia o a Malta. Invece ha deciso di proseguire fino a Lampedusa, per creare l’ennesimo incidente in polemica con le politiche migratorie del Governo italiano, secondo il copione collaudato da altre navi della stessa Ong. La capitana ha calpestato due sentenze, una di un Tribunale italiano e uno dato dalla Guardia Costiera di finanza che le ha intimato di fermarsi. “E s’è affacciata su Lampedusa sventolando una causa di forza maggiore già esclusa da Strasburgo: la salute dei migranti dopo 14 giorni di navigazione, che sarebbero stati molti meno se fosse andata dove doveva: Tunisia o Malta”, prosegue Travaglio.
Idea ribadita anche da Lilli Gruber, ospite ad Otto e mezzo: “Non esiste al mondo un paese che consente a un’organizzazione privata di comportarsi come si sta comportando la Capitana Carola. Un atto di disobbedienza civile. Sappiamo benissimo che non lo fanno per soldi, lo fanno per creare un incidente, il terzo che crea questa Ong che non condivide le politiche migratorie in Italia”, ha detto Travaglio che sembra poi spezzare una lancia a favore di Matteo Salvini: “Ci sono due propagande opposte sulla pelle di 40 disperati usati come scudi umani, ostaggi di una guerra politica che non c’entra niente con la soluzione al problema immigrazione. Andare a recuperare i migranti per portarli in Italia non è la soluzione”, ha concluso.
Fonte: La7, Il Fatto Quotidiano
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