Qualcosa avrebbero pur dovuto fare, i parlamentari che ieri si sono recati a Lampedusa per monitorare la situazione e tenere sotto controllo lo sbarco che, di fatto, non c’è stato. Per questo, alcuni sono saliti a bordo della Sea Watch.
La nave Sea Watch 3 ha forzato il blocco imposto dal Viminale ed è ferma davanti al porto di Lampedusa. Questo è il quattordicesimo giorno in mare per i migranti e l’equipaggio, ormai stremati e senza forze. Ma questa è anche la conseguenza di ciò che significa fare di testa propria e agire senza le autorizzazioni necessarie. Attualmente, l’imbarcazione è distante solo un miglio dopo che ha man mano accorciato le distanze, provando ad avvicinarsi sempre di più al porto. Ma le è stato intimato di spegnere i motori. Dopo di ché, alcuni ufficialidella Guardia di Finanza sono saliti a bordo per parlare con la capitana Carola Rackete. “I nostri superiori ci hanno detto di dirvi di pazientare perché probabilmente si sta per sbloccare la situazione”, avrebbe detto un agente della Gdf. Ma, di fatto, tutto è fermo. E mentre da Bruxelles si cerca di capire dove smistare i migranti una volta che questi toccheranno terra, l’Olanda – la nave batte bandiera olandese – si è detta preoccupata. Poi ha aggiunto: “Questo non vuol dire che prenderemo i migranti”.
Insomma, la situazione è tutt’altro che tranquilla e tutti gli occhi sono puntati su Lampedusa. Circa un’oretta e mezza fa, tra l’altro, una delegazione di parlamentari è salita a bordo della Sea Watch 3 per incontrare i volontari della Ong ed avere un quadro più chiaro della situazione. A bordo, sono saliti l’ex Ministro Graziano Delrio; Matteo Orfini; Davide Faraone, tutti del PD. Ci sono anche Riccardo Magi dei Radicali e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. L’ha reso noto quest’ultimo, in un Tweet:
Insieme ad altri parlamentari sono appena salito a bordo della #SeaWatch3, ferma ad 1 miglio dal porto di Lampedusa. #FATELISCENDERE
— nicola fratoianni (@NFratoianni) June 27, 2019
Quanto accaduto a gennaio, insomma, si ripete. Allora furono in tre – Riccardo Magi, Nicola Fratoianni e Stefania Prestigiacomo – a salire a bordo della Sea Watch, allora in mare, dopo 9 giorni, con a bordo 47 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Affittarono un gommone e, ignorando il controllo della Capitaneria di porto – che il giorno prima aveva impedito loro di raggiungere la nave – la delegazione salì a bordo, pagando poi una multa per l’infrazione.
Fonte: Nicola Fratoianni Twitter