Graziano Delrio, capogruppo PD alla Camera, si trova a Lampedusa per monitorare la situazione della Sea Watch 3. Con lui ci sono anche Matteo Orfini, Giuditta Pini e Davide Faraone.
Una situazione critica e drammatica che si è trasformata in una sfilata a tinte cupe, con tanto di selfie a testimoniare la presenza e l’attivismo di quanti sostengono le attività delle Ong. Questa, in realtà, è la vera propaganda che chi è arrivato a Lampedusa, in queste ore, cerca di portare avanti. A tre miglia dall’isoletta c’è la Sea Watch 3, che questa notte ha trascorso la quattordicesima notte in mare. A bordo ci sono i migranti, la Guardia di Finanza italiana e la Capitana Carola Rackete, supportata dall’equipaggio. A passeggiare, protestare e sfilare a terra ci sono gli attivisti guidati da Don Carmelo La Magra e anche una coalizione del PD, che ieri si è imbarcata per raggiungere Lampedusa. C’è, ad esempio, il segretario del Partito Democratico siciliano Davide Faraone, che in un selfie si ritrae con Graziano Delrio e Giuditta Pini. “Siamo qui da ieri sera, abbiamo espresso solidarietà a don Carmelo La Magra, siamo stati in capitaneria di porto, siamo in contatto con il Prefetto. Naturalmente siamo in contatto con la capitana, daremo una mano per far sbarcare tutti, costi quel che costi. La disumanità del ministro della paura non vincerà”, ha scritto sul suo profilo Twitter.
Al porto di Lampedusa con @graziano_delrio e @giuditta_pini #SeaWhatch3 laggiù. Siamo qui da ieri, espresso solidarietà a don La Magra, poi in capitaneria. Siamo in contatto con la capitana, daremo una mano per farli sbarcare. La disumanità del ministro della paura non vincerà. pic.twitter.com/fQPo6bS5BF
— Davide Faraone (@davidefaraone) June 27, 2019
Lo stesso Delrio, capogruppo PD alla Camera, che in diretta ai microfoni di Agorà, su Rai 3, ha commentato: “Ci aspettiamo semplicemente un gesto di umanità e buon senso, non si tratta di discutere la legittimità delle politiche delle immigrazione di un governo o di un’altro. Di questo discuteremo in altra sede. Ognuno può legittimamente avere le sue opinioni”, ha detto. Poi ha proseguito: “A questo punto, il problema è se restiamo umani o se pensiamo di fare politica sulla pelle di 40 persone. Adesso noi siamo qui, resteremo fino a quando loro non sbarcheranno. Io ho opinioni totalmente diverse da Salvini, ma rispetto le sue prerogative. Non capisco perché affronti questo problema così, visto che sono sbarcate 300 persone negli ultimi giorni. Perché dobbiamo accanirci con queste persone? Sono stremate. Capisco tutto, capisco l’esasperazione. Ma non capisco perché dobbiamo accanirci contro questi, per propaganda politica”.
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Delrio si era scagliato duramente, giorni fa, contro il Governo Italiano invitando Salvini a far sbarcare immediatamente i profughi della Sea Watch mettendo fine alla violazione dei diritti umani. Come informa l’Ansa, dopo l’intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, il dem aveva invitato gli stati europei a trovare immediatamente una soluzione per impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani: “Adesso che anche la Chiesa di Torino ha mostrato la propria disponibilità ad accogliere i migranti non ci sono più scuse: devono sbarcare immediatamente, è disumano tenere 43 persone in mezzo al mare. Questo Governo sta operando fuori dalle regole e screditando la reputazione del nostro paese nel mondo”.
Fonte: Rai, Ansa, Davide Faraone Twitter