Sarebbero 81 i migranti sbarcati a Lampedusa, ancora una volta portati a terra dalle motovedette italiane con il sistema della “nave madre”. I 43 a bordo della Sea Watch, invece, sono al loro decimo giorno in mare, bloccati sulla nave umanitaria tedesca a cui il Governo nega l’ingresso in acque territoriali. Per questo motivo, Matteo Salvini ha scritto al Premier Conte per fare pressione sui Paesi Bassi.
Ieri, un barchino pieno di migranti è stato scaricato in zona Sar maltese, a 25 miglia da Lampedusa, senza motore, da una nave madre che si è poi allontanata. Un altro barcone con 120 persone a bordo è stato lasciato in zona Sar libica, con motore in avaria, ed altri due gommoni, di cui uno affondato, sono stati lasciati in acqua. A dare notizia è l’Alarm Phone, il servizio di call center volontario che rende noto, ormai quotidianamente, ciò che accade nel Mediterraneo:
L’Alarm Phone è stato contattato da un’imbarcazione partita dalla #Libia stanotte. A bordo ci sono circa 120 persone, incluse 15 donne e 6 bambini. Il motore è in avaria e varie persone stanno male. Urge salvataggio immediato! pic.twitter.com/qZSVbtbLDP
— @alarmphone (@alarm_phone) June 20, 2019
Su quel barchino scaricato a 25 km da Lampedusa, c’erano 81 persone, tra cui 4 donne e 3 bambini, partiti dalla spiaggia libica di Al Zwara. Vengono da Bangladesh,Algeria, Siria, Senegal, Marocco, Tunisia e Libia. Queste, informa Rai news, sono approdate questa mattina ed entrate in acque italiane, seguiti da un velivolo di Frontex che aveva individuato l’imbarcazione sulla quale viaggiavano ieri pomeriggio. A scaricarli in zona Sar maltese – trainando il gommone sul quale viaggiavano i migranti – è stato un peschereccio battente bandiera libica, fermato dopo qualche ora dalla Guardia di Finanza mentre stava facendo ritorno in Libia. L’imbarcazione è stata sequestrata. Secondo l’Ansa sarebbero almeno 100 i migranti sbarcati a Lampedusa nelle ultime ore.
Il metodo della “nave madre” viene utilizzato dagli scafisti libici e tunisini per portare piccole imbarcazioni con gruppi di migranti a poche miglia dalle acque italiane e facilitarne l’ingresso. Automaticamente, le motovedette italiane li recuperano e li portano a Lampedusa. Questa volta, preavvertiti da un aereo militare, i finanzieri quando il gommone e’ entrato in acque italiane si sono messi all’inseguimento del peschereccio riuscendo a raggiungerlo dopo alcune ore. Adesso lo hanno sequestrato e lo stanno trainando a Lampedusa.
Quanto alla Sea Watch – l’imbarcazione umanitaria che ha soccorso i migranti al largo delle coste libiche – le condizioni continuano ad essere critiche. Siamo al nono giorno in cui la nave è ferma in acqua e nessuno sembra voler cedere. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, forse per tentare di sbloccare la situazione, ha scritto una lettera al Premier Conte chiedendogli di intervenire affinché sia il Governo olandese, di cui la nave batte bandiera, a farsi carico della situazione.
Fonte: Rainews, Ansa, Alarm Phone Twitter