Luigi Di Maio: “Cinesi e Pakistani danneggiano il nostro commercio, ora basta”

Luigi Di Maio annuncia controlli a tappeto sugli esercizi commerciali gestiti da cinesi e pakistani. Una questione non solo economica, ma legata anche alla gestione degli immigrati irregolari in Italia.

 

La questione degli irregolari è un problema che coinvolge anche il mondo imprenditoriale e del lavoro. Molti lavorano in modo illegittimo in piccole attività poco trasparenti, che evadono il fisco, non emettono scontrini e vendono prodotti non registrati, nocivi per la salute, facendo concorrenza sleale anche alle Pmi italiane e danneggiando la nostra economia“. Con queste parole, riferisce La Presse, il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha annunciato guerra alle attività commerciali gestite da “cinesi e pakistani”.

Il tutto è partito dall’analisi della “questione degli irregolari in Italia”. Sarebbero questi ultimi a lavorare in modo illegittimo in piccole attività poco trasparenti, evadendo il fisco, senza emettere scontrini, e vendendo prodotti non registrati. La conseguenza, oltre ad una concorrenza sleale, è un danno alla nostra economia. “Diverse inchieste giornalistiche hanno testimoniato tutto ciò nel caso di attività cinesi e pakistane. A tal proposito, come ministro del Lavoro invierò nei prossimi giorni una direttiva per incrementare i controlli verso queste attività. Una misura che inciderà dunque anche sulla sicurezza interna”, prosegue Di Maio a poche ore dall’approvazione del Decreto Sicurezza bis. Il vicepremier ieri a margine del Consiglio dei Ministri ha rilasciato delle dichiarazioni sui rimpatri: “Il decreto sicurezza è un inizio e mi auguro che in fase di riconversione il Parlamento lavori a un rafforzamento delle misure per i rimpatri dei migranti irregolari. Parliamo di centinaia di migliaia di persone non identificate che girano liberamente in Italia“. Di Maio sembra insomma essere giunto alla necessità di affrontare il problema degli irregolari in Italia, ad oggi circa 500mila. “Bisogna lavorare sul profilo internazionale in modo più approfondito e lo faremo da squadra”, riporta all’Adnkronos.

Fonte: La Presse, Adnkronos

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