Decreto Sicurezza bis: “L’Onu? Un approccio inadeguato e di ristrettezza mentale”

L’Italia risponde alla lettera ricevuta dall’Onu in cui si chiedeva una revisione del Decreto Sicurezza bis, che ieri ha ricevuto l’approvazione dal Consiglio dei Ministri.

Decreto Sicurezza bis Italia risponde all'Onu - Leggilo

“Un approccio inadeguato e di stupefacente ristrettezza mentale”: con queste parole, riportate da TGCOM24, si apre la risposta italiana alla lettera inviata lo scorso 15 maggio dall’Onu, in merito al decreto Sicurezza bis, che ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri. Nel testo indirizzato all’Alto commissario Michelle Bachelet, si legge che “il rispetto dei diritti umani è un obiettivo prioritario del Governo e ribadisce la linea contro le ong, le cui condotte reiterate consentono di raggiungere l’obiettivo dei trafficanti“. La risposta italiana, firmata a nome di Gian Lorenzo Cornado, rappresentante permanente dell’Italia presso le organizzazioni internazionali a Ginevra, critica il fatto che le osservazioni dell’Onu siano state fatte trapelare sui media italiani giorni prima del comunicato stampa ufficiale, mentre era in corso la campagna elettorale per le elezioni europee e che la lettera “non si sia astenuta dal criticare quello che era una mera bozza di decreto, non ancora presentata per la discussione in Consiglio dei ministri. Questo non sembra aver garantito l’imparzialità della missiva stilata dai sei esperti“, scrive il diplomatico.

L’Alto Commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), richiedeva, in 12 pagine, al Governo di assumere “misure ad interim per fermare le violazioni dei diritti umani ed evitare che si ripetano, ritirando le direttive contro le ong e fermando l’approvazione del decreto”. A sua volta, Salvini aveva richiesto una presa di posizione del Governo, chiedendo supporto di tutto l’esecutivo.

E’ importante reiterare l’enorme complessità del fenomeno che l’Italia sta affrontando, epocale e senza precedenti e per il quale l’Italia non è stata di fatto adeguatamente sostenuta dalla comunità internazionale”, si legge ancora nella risposta italiana. Il testo sottolinea poi “lo sforzo intrapreso dal Governo per lottare contro trafficanti e attività criminali. Il trasferimento ripetuto di migranti da alcune Ong, con l’obiettivo di dirigersi in Italia, è un tassello di una catena più articolata che porta a infrangere le disposizioni per l’ingresso legale nel territorio, il cui rispetto ricade tra le competenze primarie del Ministro dell’Interno. Queste condotte reiterate, consentono di raggiungere l’obiettivo dei trafficanti”, conclude il documento.

Fonte: TGCOM24

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