Emiliano Fejzo, cittadino albanese di 36 anni, è stato ancora una volta “pizzicato” in Italia dopo essere stato rimpatriato la bellezza di 13 volte.
Una vicenda che ha dell’incredibile quella vede protagonista sempre lui, Emiliano Fejzo. Il nome ai più forse non dirà molto, ma tra le Forze dell’Ordine è certamente molto conosciuto. Infatti, come ha riportato AGI, il cittadino albanese, espulso per 13 volte L’utlima volta è stato rimpatriato con volo da Malpensa verso il suo Paese d’origine ma ha fatto ritorno di nuovo in Italia, E in maniera illegale. Il numero delle espulsioni potrebbe essere da record, nonostante la cronaca di questi anni abbia raccontato spesso di persone che, tra un illecito e un reato, collezionavano decreti di espulsione fatalmente inefficaci. Ma quella di Emiliano è ancor più particolare perché avvenuta a neanche due settimane dalla scorsa espulsione, avvenuta la mattina del 23 maggio. Il 36enne è così ricomparso nel reggiano e subito notato dai Carabinieri della compagnia di Sant’Ilario d’Enza, informa il Resto del Carlino.
I militari lo hanno arrestato contedtandogli il rientro illegale nel territorio dello Stato italiano. L’albanese è quindi comparso al Tribunale di Reggio Emilia e, a seguito della convalida dell’arresto, è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la stazione di Sant’Ilario d’Enza. L’iter che seguirà è ormai ben noto all’uomo, che aspetterà il provvedimento di espulsione che verrà a lui nuovamente comminato dal Prefetto di Reggio Emilia e a questo farà seguito un ulteriore rimpatrio.
E mentre lo Stato fatica ad agevolare i rimpatri, finora per Emiliano Fejzo non ci sono stato problemi in questo senso, con 13 decreti di espulsione emessi dai Prefetti di Reggio Emilia, Bologna, Treviso e 11 di questi eseguiti con accompagnamento coatto alla frontiera. A seguito dei rientri ha ricevuto 10 denunce in stato di arresto per reingresso illegale e due in stato di libertà per aver violato le misure imposte dal questore in alternativa all’accompagnamento.
Il 36enne ha precedenti per reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale. Disoccupato tra le provincie di Reggio e Parma dal 2005 ha svolto qualche in nero come manovale o imbianchino, ma non sembra avere ostacoli di carattere economco quando si tratta di rientrare in Italia: “L’andata – con tanto di scorta, annota il Carlino – gliela offre lo Stato italiano. Per il ritorno non ci sono mai problemi: “Sono di Durazzo – ha spiegato – Al porto mi conoscono tutti e un passaggio per ritornare lo rimedio sempre“. Prima dell’ultimo foglio di cia ra stato espulso ad inizio del 2018 e rimpatriato in Albania a febbraio dello stesso anno. Anche in quel caso, alcuni mesi dopo, era stato nuovamente sorpreso nel territorio italiano ed arrestato per reingresso illegale. Stavolta gli sono bastati addirittura meno di 15 giorni dall’espulsione per tornare nel reggiano e ricevere il decimo arresto per lo stesso reato.
L’albanese arrestato, prima dell’ultimo ritorno in Italia, aveva lasciato il carcere dopo aver scontato 8 mesi di reclusione per il reato di reingresso clandestino sul territorio nazionale. Era stato subito accompagnato alla frontiera aerea di Milano Malpensa e condotto in Albania.
Fonte: AGI, Resto del Carlino