In migliaia hanno invaso Roma per il 25º Gay Prime. Tra I volti noti Asia Argento e Vladimir Luxuria che non hanno perso l’occasione per baciarsi.
Al grido di “Chi non si diverte è fascista” si è svolta a Roma il consueto Gay Pride che in quest’edizione è stato ancor più sentito rispetto a quelle precedenti. E questo sia perché ricorrono i 50 anni dai fatti di Stonewall, da cui poi si creò ufficialmente il movimento Lgbt, sia perchè al Governo siede un esecutivo quantomeno non favorevole, in molti suoi componenti, verso le istanze delle persone omosessuali. Per Gianfranco Goretti, presidente delle “Famiglie Arcobaleno” da parte dell’Esecutivo c’è molto di più che semplice aversione: “C’è la volontà di cancellarci”. Come ha riportato Adnkronos, il portavoce romano Sebastiano Secci aggiunge: “Siamo 700 mila, i tempi sono sempre più scuri. Un ministro della Lega ha detto che le famiglie arcobaleno non esistono, Di Maio che la famiglia è fatta solo da un padre e una madre. Oggi con il nostro arcobaleno argineremo queste istanze oscurantiste”.
I politici presenti al Pride
Tra i presenti ci sono anche Monica Cirinnà e Massimiliano Smeriglio, esponenti del PD e i Radicali Eiccardo Magi e Alessandro Capriccioli. Per rappresentare la Regione Lazio c’è l’assessora Lorenza Bonaccorsi, mentre per l’amministrazione comunale di Roma si vede il vicesindaco Luca Bergamo. Contestata l’assenza del sindaco della Capitale Virginia Raggi. Uno degli organizzatori ha detto da un camion: “L’avevamo invitata ma c’è stato detto che era all’estero, ma per estero intendevano il Vaticano. Era alla messa del Papa invece di essere qui con noi”. Frasi a cui sono seguiti fischi e “buu” dal pubblico.
Ovviamente il bersaglio principale è stato il leader della Lega Matteo Salvini che appare pesantemente truccato nel fotomontaggio di un cartellone oppure schiacciato da un piede della Vergine, come fosse il diavolo, ma anche Simone Pillon è stato preso di mira. A Santa Maria Vergine si è levato il coro di ‘Bella Ciao’, nello stesso posto in cui stamattina era stato appeso uno striscione di Militia Christi contro il Pride. Tra i brani intonati anche quelli di Raffaella Carrà, Madonna e Lady Gaga. Come ha raccontato AGI, questa edizione che però sarà ricordata soprattutto per il bacio saffico tra due delle principali testimonial dell’iniziativa, Vladimir Luxuria e Asia Argento, che evidentemente hanno fatto pace dopo la lite in diretta. L’ex parlamentare, che in effetti si era scusata con l’attrice pochi giorni dopo, ha dichiarato: “Non credo si possano fare passi indietro rispetto alle unioni civili: ormai sono entrate nella tradizione. Se vai a chiedere in giro alle persone nessuno vorrebbe più abolirle. Tant’è che in campagna elettorale anche i nostri storici avversari non hanno più proposto nemmeno un referendum abrogativo”.
Fonte: Adnkronos, AGI, AlaNews