A Bologna, l’Iftar – la cena di fine Ramadan – organizzata tra le vie del centro ha visto la partecipazione di circa seimila partecipanti. Presenti anche il Primo Cittadino Virginio Merola e l’Arcivescovo Matteo Zuppi.
La fine del Ramadan, il mese sacro della comunità islamica, ha riunito e goduto del beneplacito di molti Sindaci e città, come Faenza, dove la piazza è stata allestita per la preghiera islamica. Ma anche Bologna non ha fatto meno. Il capoluogo dell’Emilia si è riempito di stand e sono stati organizzati eventi, letture in lingua araba e in italiano e una visita guidata al centro islamico di via Torleone. Sabato, alle 18.00, è stata organizzata anche l’Iftar Street – La Cena che interrompe il digiuno del Ramadan – giunta alla terza edizione. Ad organizzarla, nella via del centro, è stata proprio la Comunità islamica di Bologna. Un evento che ha visto grande partecipazione della comunità non solo islamica ma anche cittadina.
Yassine Lafram, coordinatore della Comunità islamica di Bologna e Presidente nazionale dell’Ucoii – Unione delle comunità islamiche d’italia – ha così commentato: “Il più grande Iftar d’Italia con almeno seimila partecipanti. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile”. Hanno partecipato all’evento, riporta Repubblica, anche il Sindaco Virginio Merola e l’arcivescovo Matteo Zuppi. Del resto, anche la Chiesa ha mostrato apertura alla comunità islamica, aprendo le porte della Parrocchia Sant’Andra apostolo di Bologna.
A causa della pioggia, infatti, la festa islamica sarebbe potuta saltare. Ma la Chiesa ha proseguito il percorso di integrazione e di dialogo interculturale e interreligioso che porta avanti seguendo la via aperta da Papa Francesco. Del resto la presenza dell’Arcivescovo non ha destato scalpore. Già due anni fa, Zuppi aveva preso parte all’evento, si legge su BolognaToday, parlando di “un gesto di attenzione per continuare a credere che Dio deve unire e non dividere, che l’unico Dio è un Dio di misericordia, nel quale la fede islamica si avvicina nella preghiera, nel pellegrinaggio, nell’elemosina, nelle opere di misericordia e soprattutto nel digiuno”.
https://www.facebook.com/yassine.lafram1/videos/2051619345049565/?v=2051619345049565
Fonti: Repubblica, BolognaToday