Nessuna intesa trovata sullo sblocca cantieri tra M5S e Lega. L’emendamento presentato ieri da Salvini ha trovato il rifiuto del Ministro Toninelli e le critiche di Giuseppe Conte, che parla senza mezzi termini di una situazione immersa nel caos. Intanto, il Ministro dell’Interno da un ultimatum di 15 giorni in cui la situazione deve trovare un punto di incontro.
Potrebbe essere lo sblocca-cantieri a determinare il crollo dell’intesa tra i vertici visto che, come riporta l’Adnkronos, nessun accordo è stato trovato nell’incontro a Palazzo Chigi. La Lega, infatti, ha presentato ieri in Cdm un emendamento al Disegno di legge per la sospensione per due anni del codice degli appalti. Era stato il Premier Giuseppe Conte – ormai tra due fuochi – a chiedere una modifica del ddl, arrivato dopo la riunione di martedì scorso. Ma né M5S né Lega hanno intenzione di cedere e di trovare un’intesa. Questo, dicono a Palazzo Chigi, potrebbe determinare un punto di rottura senza possibilità di ritorno tra i due Vicepremier che guidano l’esecutivo.
Il Presidente del Consiglio, riguardo all’emendamento presentato da Salvini, si dice critico: “Ormai è pubblico questo superemendamento degli amici della Lega. E’ un emendamento che rimette in discussione tutto un impianto cui abbiamo lavorato per mesi con gli amici della Lega raccogliendo tutte le istanze degli operatori e stakeholder”, riporta La Stampa, “Ieri ho cercato di capire il perché e il per come di questo super emendamento ma non lo ho capito. E io stesso che faccio il giurista mi rendo conto che rischia di creare il caos”, conclude. Intanto, il Senato ha rinviato, come richiesto dalla maggioranza, l’esame del provvedimento previsto per giovedì, fa sapere la Presidente Maria Elisabetta Casellati: “Nel corso della giornata convocherò la conferenza dei capigruppo. La seduta è rinviata a domani mattina alle 9.30, con il medesimo ordine del giorno, tranne che venga modificato dalla conferenza dei capigruppo”.
Toninelli – Salvini, nessun accordo
Il motivo scatenante sarebbe la presenza di alcuni punti da risolvere. Punti su cui il pentastellato Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli chiede spiegazioni: “L’emendamento presentato dalla Lega sullo Sblocca cantieri non sta in piedi, anche giuridicamente, è stato bocciato da tutti. Dubito che sia solo un pretesto per creare caos e far cadere il Governo”, dice su Radio24. Nell’emendamento della Lega, sostengono le opposizioni, si mette in dubbio l’efficacia del codice degli appalti determinando un alto rischio di infiltrazioni malavitose.
E intanto Salvini replica: “Chiedete a un imprenditore, ma il codice appalti che era nato per semplificare ha semplificato? Se qualcosa non va bene, va cambiato. Noi chiediamo di snellire e accelerare rifacendosi alla normativa europea”. Poi, il Vicepremier ribadisce di non avere nessuna intenzione di far cadere il Governo, rigettando le accuse di una mossa tattica, quella dell’emendamento, per giungere a nuove elezioni. “Credo alla possibilità di cambiamento di questo Governo”, commenta su Rtl, “nelle ultime settimane ci sono stati bisticci di troppo, ma io sono pronto. Sono ottimista di natura e voglio lavorare in sintonia. Sono pronto ad andare ad un consiglio dei ministri, ma si riparta con il fare. Molti progetti sono pronti, per me possiamo fare anche un vertice al giorno“. Poi, arriva l’ultimatum: “Se tra quindici giorni siamo ancora a questo punto, allora è un problema”.
Crisi di Governo?
Sempre più insistenti, intanto, le voci circa un’imminente caduta del Governo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, riporta Repubblica, ha ipotizzato un imminente fine dell’avventura giallo-verde. Il leghista si è espresso in termini metaforici, parlando di una “pioggia radioattiva” intorno all’esecutivo: “Perché se poi non piove grandine ma pioggia nucleare, radioattiva, hai voglia allora a farti ombrello. Non basta, l’ombrello si scioglie…”. Se dovesse cadere il Governo, comunque, le responsabilità andrebbero al M5S, la cui azione è dubbia da tempo. Lo sostiene con forza il centro-destra che può contare sull’unità e sulla coesione, componenti di cui i pentastellati sono mancanti. “Toninelli è un incapace“, commenta Francesco Giro, senatore di Forza Italia, “Il non-ministro dice di essere stanco della retorica di Salvini. Toninelli hai perso sei milioni di voti alle europee. Persino i tuoi ex elettori sono stanchi di te. Fa gli scatoloni che è meglio”, continua.
E intanto Luigi Di Maio prova a tirare acqua al suo mulino: “Nessuno vuole vivacchiare. Siamo la prima forza politica in Parlamento, abbiamo sempre dimostrato lealtà a questo governo. Vogliamo andare avanti per continuare a dare risposte agli italiani. Non c’è altro tempo da perdere”, dice al Corriere della sera. “Il contratto è servito e serve proprio a questo, a trovare temi condivisi. Basta seguire il contratto e realizzare ogni singolo punto. Sapevamo di essere due forze politiche differenti ma siamo accomunati da un contratto che mette al primo posto solo provvedimenti che servono a rilanciare il Paese e tutelano i diritti dei cittadini”, prosegue ribadendo la necessità di un’agenda con delle priorità che ci permetta di lavorare in maniera spedita e propositiva. Luigi Di Maio, visti i risultati post-Europee, non potrebbe certo permettersi di scendere in campo chiedendo il voto degli italiani. Non ha altra scelta, dicono, che cedere se vuole restare dov’è.
Fonti: Adnkronos, La Stampa, Corriere della Sera, Rtl, Radio24