Gad Lerner svela il suo compenso per il suo nuovo programma “L’approdo”, in onda dal 3 giugno, in seconda serata, su Rai3.
Addio Fabio Fazio, ciao Gad Lerner. Uno se ne va, e un altro arriva e la Rai non si sposta di un centimetro dalle sue prerogative politiche. Sta per partire, infatti, “L’approdo“, la nuova trasmissione del “comunista col rolex”, in onda su Rai3, dal 3 giugno, in seconda serata. Un ritorno in tv che il leader della Lega non ha colto di buon grado, tanto da commentare in una diretta Facebook: “Se penso alla Rai, un tasto dolente, dalla settimana prossima torna in video un volto noto, Gad Lerner. Un giornalista obiettivo, equilibrato, super partes. Se la Rai del cambiamento passa per Gad Lerner, ci manca solo Santoro e abbiamo chiuso il cerchio. Mi stupisce che con tanti giovani giornalisti torni Lerner”.
Matteo Salvini ha anche richiesto chiarimenti sul compenso percepito da Lerner – viste le polemiche sul cachet di Fabio Fazio – arrivando fino a domandare spiegazioni all’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini. Una richiesta che Lerner ha accontentato in un’intervista a Repubblica: “Il mio compenso assomma a 69mila euro lordi, che quindi diventano la metà, per quattro, cinque mesi di lavoro. Cifre ufficiali che ho il potere di divulgare. Non so se la Rai vorrà dire della nostra minuscola redazione, del cachet della mia coautrice Laura Gnocchi”.
Lerner ha così smentito le cifre di 800mila euro riguardanti i costi della trasmissione e che erano circolati inizialmente. “Capisco che nella sua mentalità la caccia debba continuare e lui debba mostrarsi in cerca di una preda, ma stavolta il suo bottino si rivelerà ben magro. Sono meravigliato, Salvini non può manifestare stupore per il mio ritorno in Rai perché molto volentieri, solo pochi mesi fa, si è lasciato intervistare a lungo nel mezzo della tendopoli di Rosarno, anche allontanando altre telecamere e giornalisti, ed è andato in onda nel mio programma su Rai 3. La Rai è di tutti, anche degli italiani che non la pensano come lui”.
Sembra anche, spiega Lerner, che non ci saranno politici in studio, proprio per evitare di riproporre in tv il solito giro di politologi che si alternano nei talk. Ci saranno invece due storici, Luciano Canfora e Marco Tarchi e non ci saranno battibecchi ma solo “confronti civili tra persone che conoscono gli argomenti di cui parlano. Qualche tema? Il buonismo, i radical chic, la nuova destra”. Speriamo solo di non trovare in tv quel suo caro amico di George Soros.
Fonti: Facebook Matteo Salvini, Repubblica
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