Si parla ancora di Europee. Secondo un’analisi demoscopica riportata sulle pagine di “Repubblica”, più della metà degli elettori della Lega di Matteo Salvini non sarebbe andato oltre la licenza media.
la Lega di Matteo Salvini sarebbe poco istruita. Questo sarebbe emerso da uno studio, curato dagli istituti Ixé e Emg Acqua e pubblicato sull’edizione cartacea di Repubblica e riportata anche sul sito online del quotidiano. Stando a questa indagine, uscita il 23 maggio, tre giorni prima che gli italiani si recassero alle urne per votare alle europee sarebbe emerso un dato sulla provenienza geografica dei sostenitori del partito del Ministro dell’Interno. Un dato molto significativo secondo Repubblica: “9 elettori su 100 vivono nel Nord Ovest 25 su 100 nel Nord Est, con un la conquista di Emilia Romagna e Friuli. L’ aumento delle percentuali di leghisti al Centro, da 23 a 27 su 100, e al Sud – dal 12 al 18 su 100- è evidente. Più modesta la crescita nelle Isole da 8 a 10”.
Sarebbe in crescita anche il numero di elettori di sesso femminile, così come in aumento sarebbero i consensi grazie all’arrivo di molti ex supporter del Movimento 5 Stelle, ormai delusi dall’azione politica del leader Luigi Di Maio e maggiormente attratti invece da quella di Salvini. Anche in questo caso l’ascesa sarebbe rilevante, in quanto passata nel giro di un anno dal 14 al 23 per cento.
Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha spiegato le radici dell’elettorato che avrebbe fatto stravincere Salvini: “Non è un caso, in questo quadro, se muta anche il profilo professionale del leghista-tipo: aumenta il numero di coloro che hanno un impiego a tempo indeterminato, e soprattutto dei dipendenti pubblici, categoria ampiamente diffusa al Sud. E se è bassa la fascia di disoccupati, alta è l’età media: gli over 45 salgono dal 60 al 70 per cento del totale”.
Il dato centrale di questa analisi che certamente farà discutere riguarda la presunta “ignoranza” da parte della maggioranza dell’elettorato di Matteo Salvini: “L’istruzione media dei fan salviniani non è elevata: il 55 per cento si è fermato alla licenza elementare o media. La fede, sulla carta, è solida (quasi la metà dichiara di partecipare almeno a una funzione religiosa ogni mese) e le posizioni sono conservatrici: ne è simbolo, in Sardegna – ha sottolineato il quotidiano diretto da Carlo Verdelli – l’ultrà cattolico Alberto Agus, esponente del movimento Nova Civilitas che sostiene cinque candidati-top della Lega alle Europee”. Parole che trovano riscontro anche nell’intervento di Gianni Cuperlo, proprio con riferimeto agli elettori sardi, e in quello del giornalista Gad Lerner che ha parlato di una Lega votata dalle “classi subalterne”
Fonte: Ixè, Emg Acqua, Repubblica
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