L’Elemosiniere del Papa rischia tre anni. Nicola Zingaretti: “Gesto meraviglioso”

Krajewski è accusato di furto aggravato di energia e rischia dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione per aver riattivato la corrente nel palazzo occupato da 450 inquilini morosi. La Procura di Roma ha ufficialmente aperto l’inchiesta sul caso.

Krajewski rischia tre anni - Leggilo

 

Dopo la denuncia contro ignoti presentata nei giorni scorsi ai Carabinieri della stazione di Settecamini da Areti spa – la società che gestisce la rete di distribuzione dell’energia elettrica a Roma per conto di Acea – è iniziata l’indagine da parte della Procura della Capitale. L’inchiesta in questione riguarda la vicenda, riportata dall’Ansa, che ha visto protagonista l’elemosiniere di Papa Francesco Konrad Krajewski. Il cardinale polacco era intervenuto lo scorso 11 maggio presso l’edificio occupato di via Santa Croce in Gerusalemme per riattivare la corrente ai 450 inquilini dello stabile. L’elettricità era stata staccata da Areti spa cinque giorni prima, a seguito di una morosità che la aveva raggiunto la cifra di 319 mila euro.

Un gesto, quello del prelato, che a detta del denunciante potrebbe configurare il reato di furto aggravato di energia. Si tratta di un delitto per cui è prevista la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. L’Elemosiniere si è dato la piena paternità dell’azione compiuta per dare modo ai 450 occupanti abusivi della Spin Time di poter avere di nuovo la luce. Lo stesso cardinale aveva quindi dichiarato: “Sono intervenuto personalmente, è stato un gesto disperato. La colpa è solo mia, sono pronto a pagarne le conseguenze”.

Il dubbio è che Krajewski non abbia agito da solo. Per riuscire in questo scopo, infatti, il prelato sarebbe sceso in un tombino al buio e lì individuato la centralina e staccato i sigilli, il tutto senza l’aiuto di nessuno. Il sospetto è dunque che sia stato aiutato da un tecnico, visto che si è trattato di un lavoro rischioso e potenzialmente mortale. A questo punto l’Elemosiniere del Papa potrebbe essere indagato e finire imputato di fronte al Tribunale di Roma, dato che non gode di alcuna immunità.

Il gesto del porporato aveva ricevuto critiche da parte del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che così aveva postato un messaggio tramite il proprio account Twitter: “La proprietà privata è sacra, a prescindere da qualche cardinale”. Un tweet a cui il cardinale aveva risposto che era pronto a pagare anche le bollette di Salvini.

Un gesto che aveva al contrario trovato molti sostenitori nel PD, e tra questi Nicola Zingaretti. Secondo Panorama, infatti il Segretario dem si sarebbe espresso con parole di encomio inequivocabili: “Quello del Cardinale è un gesto meraviglioso” avrebbe detto.

Fonte: Ansa, Twitter, Panorama

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