Armando Spataro, ex Procuratore Capo di Torino attualmente dirigente dell’Associazione Nazionale Magistrati, si è schierato in difesa del pm di Agrigento Luigi Patronaggio che ha autorizzato la Sea Wtahc 3 a sbarcare, firmando il decreto di sequestro probatorio della nave.
Armando Spataro veste di nuovo i panni della toga schierata contro il Vicepremier Matteo Salvini, come già fatto in passato. L’ex procuratore capo di Torino ha speso parole favore di Luigi Patronaggio, pm di Agrigento, che ha firmato ieri sera il decreto di sequestro probatorio della Sea Watch 3, la nave della ong umanitaria bloccata al largo di Lampedusa. I 47 migranti a bordo, in difficoltà, sono così scesi toccando terra. Nel mentre, il Vicepremier era in diretta a “Non è l’arena” e ha ipotizzato l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per Patronaggio, che aveva dato via libera allo sbarco.
Un gesto che ha mandato su tutte le furie Sparato, che ha addirittura invocando manifestazioni di piazza contro il Ministro dell’Interno e a favore dei magistrati. “Stringiamoci attorno a loro, se necessario scendiamo in piazza in loro onore, parliamo e informiamo. Sento il dovere di dirvi che leggendo la decisione della Procura di Agrigento mi sono emozionato in maniera forte: il procuratore ed i suoi magistrati, fedeli alla legge, indagano ma tutelano le persone. Dovrebbe essere la normalità ma non sempre è così, indipendentemente dai deliri che ci circondano, ignorando le disposizione di legge e la dovuta tutela dei Diritti Umani. Senza retorica, mi inchino di fronte ai colleghi di Agrigento“, ha scritto Spataro.
Nuovamente, la toga punta il dito con il capo del Viminale. Lo aveva già fatto esprimendosi sulla legge della Legittima Difesa: “È una norma manifesto – aveva detto – diventa una sorta di brand, come è avvenuto anche con l’immigrazione, come se la sicurezza vincesse su tutti gli altri diritti, e questo non è accettabile. Si va incontro anche agli umori peggiori del popolo italiano, secondo cui tutelare il domicilio è importante al punto che si può sovvertire la gerarchia di valori tutelati dalla Costituzione”.
il magistrato ha detto di auspicare la fine della “caccia al migrante” affermando che le nuove norme di Salvini “creano clandestinizzazione legale”. Nel novembre 2017 Spatato puntò il dito contro i sindaci che rifiutano l’accoglienza dei migranti. Sullo ius soli, invece, l’ex magistrato aveva parlato di una vera e propria xenofobia in atto. Spataro incarna, in sostanza, la “tendenza di alcuni magistrati a proporsi come moralizzatori della società” secondo una sua recente definizione.
Fonte: “Non è l’Arena”