Deborah Sciacquatori, 19 anni, ha ucciso suo padre per le violenze domestiche ripetutamente subite. Lorenzo, un passato da ex pugile e un presente tra droga ed alcol, era rientrato a casa ubriaco, alle cinque del mattino, e si era scagliato contro la figlia, la moglie, e la nonna di Deborah.
Si chiama Deborah Sciacquatori, ha 19 anni, ed è lei che ha deciso una volta per tutte di mettere fine alle violenze che da anni colpivano lei e sua madre Antonietta, 42 anni. La studentessa modello di Monterotondo Scalo, che non avrebbe fatto male ad una mosca, dice chi la conosce, ha invece ucciso suo padre. E se l’ha fatto, è stato per dire basta alle sofferenze e ai dolori che quell’uomo provocava. Lorenzo Sciacquatori, ex pugile di 41 anni, è morto per mano di Deborah, ora accusata di omicidio volontario premeditato ma ai domiciliari per via della legittima difesa.
Antonietta, già nel 2014, aveva denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia che, quattro mesi dopo, è finito in manette per resistenza al pubblico ufficiale, come riportato da Adnkronos. Violenze fra le mura domestiche, come quelle di Cardito, che si ripetevano ormai da anni. Ma ieri è stata l’ultima volta. Secondo le prime ricostruzioni, Lorenzo – rientrato a casa alle 5 del mattino ubriaco e senza controllo – si sarebbe nuovamente scagliato contro Deborah, la mamma e la nonna, gravemente malata. Era arrivata in via Moro anche la zia della ragazzina, ma per le quattro solo offese, spintoni, e grida. Alle otto, le donne hanno provato la fuga, correndo in pigiama giù per le scale. Ma la 19enne aveva con sé un coltello da cucina che si era portata dietro per difendersi: così è tornata indietro e ha sferrato un fendente all’orecchio dell’ uomo
Lorenzo è stato fatto sedere su una panchina, poi sono stati chiamati i soccorsi. Secondo i primi esami autoptici, tra i due ci sarebbe stata anche una colluttazione, forse per un pugno dato da Deborah al padre. Probabilmente, la lesione mortale sia stata causata da una rovinosa caduta a terra. L’uomo è morto poco dopo al Pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo.
Il procuratore di Tivoli Francesco Menditto ha concesso alla ragazza gli arresti domiciliari sottolineando che sarà valutata “l’eventuale esistenza della legittima difesa alla luce della condotta aggressiva dell’ uomo e del conseguente tentativo di protezione della giovane di sé stessa, della mamma e della nonna”. Il delitto deriva anche dalla difficoltà delle donne vittime di violenza di cercare il sostegno delle istituzioni: “in più occasioni il tempestivo intervento della polizia giudiziaria, della Procura, fortemente impegnata in questo settore, e delle istituzioni ha offerto protezione e ha interrotto il crescendo di violenze che rischiano di arrivare a epiloghi drammatici”, prosegue il pm.
Antonino Lupi, vicesindaco di Monterotondo, ha assicurato che la famiglia di Deborah è seguita dai servizi sociali. “Abbiamo cercato di aiutare Lorenzo, gli abbiamo trovato un lavoro socialmente utile. Ma quando era sotto effetto di stupefacenti diventava violento”. Anche con i residenti di Monterotondo Scalo il rapporto non sembrava essere dei migliori, come riportato da TgCom: “Chiedeva spesso soldi e se non glieli davamo scattavano botte e minacce”, raccontano. Ma non risultano, agli atti, denunce dai vicini di casa degli Sciacquatori.
Fonte: Adnkronos, TgCom
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