Mario Monti è stato uno dei firmatari della “crociata anti-sovranista” lanciata da Giorgio Napolitano. L’ex Premier è tornato a commentare il voto del prossimo 26 maggio, prospettando uno scenario catastrofico in caso di vittoria dei sovranisti.
Secondo atto della “crociata anti-sovranista” lanciata dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed appoggiata da molti senatori a vita, scesi in campo per chiedere agli italiani di non votare i sovranisti alle prossime Europee del 26 maggio. Tra questi anche l’ex Premier Mario Monti, anche lui firmatario dell’appello. Tra le doti dell’europeista ci sarebbe anche quella di prevedere il futuro: “se vinceranno i sovranisti in Ue ci sarà la terza guerra mondiale” dice a chiare lettere.
Le sue parole sono arrivate quando il senatore, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, ha commentato il voto a cui gli italiani sono chiamati a rispondere tra meno di due settimane. Monti teme per l’integrità della sua tanto amata Unione Europea il cui ruolo potrebbe essere minato da una dirigenza in senso sovranista ai tavoli di Bruxelles. “Questo è lo scenario che considero il più sfavorevole per tutti. Perché supponendo che vadano alla grande ci sarà prima questa riduzione del ruolo della Unione europea. Dopo, quando questo ruolo sarà stato eliminato, distrutto e raso al suolo, tornerà la guerra in Europa”.
Uno scenario catastrofico che porterà gli uni contro gli altri e tutti contro l’Europa: “Una crociata anti Bruxelles, anti Unione europea, che scopo avrà ? Quello che hanno avuto in centinaia di anni e in millenni di storia: rivolgersi l’una contro l’alta. Questo in Europa è facilissimo, e gli odi che stanno rinascendo qui fra paesi sono effettivamente un humus molto favorevole. Questo scenario lo considero disastroso. Non va escluso dalle ipotesi, bisogna esserne consapevoli”. E se l’ondata sovranista dovesse colpire solo l’Italia, dice Monti, il suo ruolo sarà marginale e depotenziato più di oggi.
Secondo l’ex Premier, l’Unione Europea funziona, tutela gli interessi europei ed è rispettata nel mondo. Per questo, gli Stati devono assegnarle un obiettivo, darle risorse e poteri necessari. Invece, ne temono il potere invocando la sovranità e la nazione e opponendosi ad un’Europa più forte. Spaventa l’idea di una deriva anti-europea, perché troppi interessi andrebbero perduti. Interessi nascosti dietro il buon nome dell’Unione europea
I senatori provano insomma a salvare l’Unione Europea e a ribadire il ruolo fondamentale delle istituzioni repubblicane. Più Europa, maggiore coesione e meno egoismo: sono questi gli obiettivi che gli anti-sovranisti affermano di voler perseguire nella speranza che spinte nazionaliste possano neutralizzarsi in sede europea. “Dobbiamo condividere pace, crescita economica e progresso sociale e civile in Europa, al di là delle specifiche esperienze e tendenze. E’ un appello che si pone in alternativa a posizioni regressive di stampo nazionalistico e populista”, ha detto ancora Monti.
Fonte: Otto e mezzo