Proseguono le polemiche tra Matteo Salvini e Konrad Krajewski, l’elemosiniere di Papa Francesco che nei giorni scorsi ha deciso di ridare l’energia elettrica alle persone che vivono in uno stabile occupato in via Santa Croce in Gerusalemme, a Roma.
“Conoscevo bene la situazione di quel palazzo. Stiamo parlando di esseri umani. Roma è anche questo. Dove sono finiti i diritti umani dell’Europa?”. L’elemosiniere del Papa Konrad Krajewski ha giustificato così il suo gesto di staccare i sigilli del contatore, riaccendendo la luce nel palazzo occupato da 450 persone, tra cui 98 minorenni, in via Santa Croce in Gerusalemme. L’elettricità era stata staccata dopo che gli inquilini avevano contratto un debito di circa 300.000 euro, debito che il cardinale sembra essere disposto a pagare. “Pagherò io le bollette, se vuole pago anche quelle di Salvini“, ha risposto Konrad ai primi commenti del Vicepremier che, parlando della faccenda, si era chiesto non a torto chi avesse poi pagato i debiti contratti dagli inquilini. Sarà l’elemosiniere a farsene carico, a quanto pare, così come si farà carico di un esposto presentato da Acea che ha denunciato la violazione dei sigilli.
“Sostenere l’irregolarità non è mai un buon segnale. Ci sono tanti italiani, oltre agli immigrati irregolari, che pagano le bollette pur vivendo in condizioni di difficoltà”, ha commentato ancora Salvini, direttamente da Bergamo, dopo la risposta seccata del cardinale, come ha riportato La Presse. “Io garantisco le regole, ma se in Vaticano vogliono pagare le bollette a tutti gli italiani in difficoltà ci diano un conto corrente”. Poi, il leader della Lega ha aggiunto che la proprietà privata è sacra, e ha fatto riferimento agli sgomberi che in tutta Italia sono stati messi in atto dai prefetti proprio in questi giorni.
Intanto, dal palazzo occupato e dal Vaticano arrivano delle voci di sostegno a favore del cardinale. “Di fronte a un problema di salute e di vita delle persone, una risposta del genere non me l’aspettavo. Mi aspettavo ben altro, mi aspettavo un intervento suo, anche personale, all’interno di questo posto”, ha detto suor Adriana Domenici, la missionaria laica che si è battuta per il ripristino dell’elettricità, come riportato da Adnkronos. “Le istituzioni devono rispondere a un problema così grave e diffuso. L’occupazione è diventata quasi una norma perché non c’è più possibilità di sopravvivenza. Se non fosse per la chiesa questa gente dove starebbe? Dove sarebbe se non ci fossero le mense, le offerte di vestiario?”. E gli inquilini e gli attivisti che gestiscono le attività dello stabile si sono detti pronti ad autodenunciarsi in segno di appoggio del cardinale.
Fonti: La Presse, Adnkronos