Agevolare i rimpatri e coordinare la questione migrazione in ambito europeo. Così il Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha risposto alla lettera ricevuta da Matteo Salvini, condividendo le parole del leader della Lega.
Enzo Moavero Milanesi, il Ministro degli Esteri, ha commentato la lettera del Vicepremier Matteo Salvini che sollecita lui e il Premier Giuseppe Conte a un maggiore impegno per i rimpatri dei migranti. “Non ho obiezioni di fondo a quanto scrive Matteo Salvini. E’ corretto rendere più efficace il meccanismo dei rimpatri, oggettivamente complesso, in quanto di solito chi arriva non ha documenti e nessuno sa da dove effettivamente venga”, scrive Milanesi. “Dunque è giusto richiamare a una cura maggiore degli accordi bilaterali con i Paesi da cui partono i migranti, per rendere più veloci i rimpatri di coloro che non hanno diritto all’asilo. Sono anche d’accordo sull’opportunità di un maggiore coordinamento, perché le migrazioni rilevano delle competenze di diversi ministeri”.
I rimpatri, sostiene il Ministro, dovrebbero basarsi su accordi europei, con meccanismi e fondi UE, come riportato dall’Ansa. “Ci vorrebbero delle premialità speciali, nei finanziamenti per la cooperazione, per quei Paesi d’origine che collaborano nel riaccogliere rapidamente i loro cittadini emigrati in Italia e negli altri stati europei”, si legge nel comunicato. Spettano a Salvini tutte le competenze per il controllo dei confini e delle acque territoriali per fermare gli sbarchi: “Credo che il ministro degli Interni abbia una responsabilità primaria rispetto alla questione della sicurezza”.
Moavero ha infine allontanato le ipotesi allarmistiche di un possibile arrivo di centinaia di migliaia di migranti in caso di guerra civile in Libia: “Si è parlato di 800 mila persone: cifra inverosimile, che si riferisce al totale delle persone non cittadine libiche attualmente presenti in Libia, mentre i migranti nei centri di raccolta sono circa 5-6 mila. Tuttavia, gli scontri armati hanno riacceso i timori di un’emergenza umanitaria ed è per questo che ho scritto alla Commissione europea chiedendo di predisporre proposte ad hoc per aiutare, se del caso, gli Stati UE di primo arrivo, come prescrive il trattato UE”.
Fonte: Ansa
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