E a guardare all’interno del partito di cui si fa portavoce, le cose non vanno meglio. La reazione stizzita del Vicepremier Luigi Di Maio dice moltissimo al riguardo. “Prima si aiutano i romani, gli italiani, e poi gli altri”, ha detto il pentastellato seguito ovviamente dal nemico-amico leghista, come riportato da La Stampa. E se neanche il leader del M5S si trova d’accordo con quanto fatto da chi ha in mano le redini del controllo della Capitale, la Raggi non ha più davvero speranze. Almeno, non all’interno delle stelle. Potrebbe trovare appoggio – e forse, chissà, future alleanze – nel PD, visti i suoi ottimi rapporti con il Primo Cittadino di Milano Beppe Sala – che sulla questione dei Rom avrebbe fatto lo stesso – ma anche con Nicola Zingaretti, che in più occasioni ha mostrato sostegno all’azione della Raggi.
Ma, tornando a Di Maio, quest’ultimo si è mostrato irritato anche per la tempistica: la Raggi ha incontrato gli Omerovic in un giorno delicato per il Governo, quando si discuteva sul caso Siri. Per questo Di Maio ne prende le distanze, la lascia sola e la sconfessa. Era accaduto anche per la faccenda “Salva-Raggi“ per cui – per volere o per errore di calcolo – Di Maio ha fatto in modo che la grillina restasse sola e sconsolata a pagare i suoi debiti, non presentandosi al Cdm. Insomma, il Vicepremier pentastellato dovrebbe essere il principale sponsor di Virginia Raggi, e la Raggi dovrebbe essere una figlia del primo, o comunque un suo prodotto. E invece la romana delude tutte le aspettative. Da un lato, i problemi la strozzano fin sopra il collo e gestire una Capitale non deve essere semplice, specie non ne hai competenza, forza, e tenacia. Dall’altro, è anche vero che Di Maio comincia a muoversi, su alcune faccende, in direzione contraria a quella del suo partito. Per questo, se il M5S dovesse arrivare ad una rottura, visto che manca di unità e di coesione, i due pentastellati potrebbero scegliere altre alleanze. Sala ha la porta aperta per Virginia, e chissà anche che l’influenza di Salvini non stia dando i suoi buoni frutti per il pentastellato. E, nel mentre, la Raggi produce mele marce che Di Maio non vuole più raccogliere.
Chiara Feleppa
Fonte: La Stampa
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…