Si chiama Simone ed è il ragazzino di soli quindici anni che sfidò CasaPound durante gli scontri di Torre Maura. Per lui, un premio come miglior “figlio di Roma”.
Una sfilza di applausi e cori da stadio. Così, Simone è stato accolto durante la premiazione avvenuta alla terza edizione dell’evento “Mamma Roma premia i suoi figli minori” che ha lo scopo di premiare tutti coloro che si distinguono per gesti di coraggio e solidarietà. Tra le 84 realtà di Roma che operano nel settore sociale, colui che ha avuto maggiore risonanza è stato proprio Simone, premiato come “figlio migliore” di Roma per quanto fatto durante gli scontri di Torre Maura. Il quindicenne, residente nella periferia est di Roma, non ha condiviso l’atteggiamento degli abitanti della zona che si sono opposti al trasferimento di 70 rom in una struttura. I gesti dei cittadini, quale quello di calpestare il pane, hanno trovato la ferma opposizione di molti radical chic ma anche del ragazzino.
“State a fa’ leva sulla rabbia della gente per racimolare voti. ‘Sta cosa di anda’ sempre contro le minoranze a me nun me sta bene. Il problema è se mi svaligiano la casa, non se lo fa un rom”. Con queste parole, riportate dall’Ansa, Simone si scagliò duramente contro la manifestazione organizzata da Casapound. Mauro Antonini, uno dei dirigenti del movimento di estrema destra, spiegò al ragazzino l’esigenza, da parte loro, di far capire alle istituzioni la condizione di degrado, sporcizia e criminalità che affligge quotidianamente la zona. Il tutto, nel silenzio del Primo Cittadino di Roma Virginia Raggi. La conversazione tra i due, ripresa in video, divenne subito virale e fece il video del web.
“Qui si celebra la Roma migliore, quest’anno non potevamo non dare un riconoscimento a questo giovane ragazzo, per il coraggio che ha avuto malgrado al sua giovane età”, ha detto Paolo Masini, presidente di Mamma Roma BPA, prima di premiare il quindicenne accompagnato da mamma Sonia e papà Walter, visibilmente commossi ed emozionati, come riportato da Roma Today.
A consegnare il premio, Luca Barbarossa; l’attore e cantautore Andrea Rivera; e il disegnatore che gli dedicò una vignetta Mauro Biani. “Quello che mi ha dato maggiore soddisfazione è che amici cresciuti in famiglie con ideologie fasciste mi abbiamo ringraziato. Questo è stato importante per me”, dice Simone. Che poi commenta: “Io vado a scuola, ma nella zona non c’è nulla da fare. Perché ho fatto ciò che ho fatto? Volevo dimostrare che non mi sta bene l’atteggiamento delle famiglie”. E poi: “A Torre Maura si vive uguale a prima”.
Nella zona, comunque, i disordini continuano e la storia di un mese fa si ripete identica. Una nuova protesta è scoppiata due giorni fa, a Casal Bruciato, dopo che i cittadini si sono opposti all’assegnazione di una casa ad una famiglia rom. E, intanto, i ragazzini sembrano essere diventati i nuovi eroi. Prima Greta Thunberg, poi Ramy e Adam: la Sinistra può di certo contare sulla tenerà età dei seguaci che, forse inconsapevoli, forse manipolati, si fanno portavoce di idee e valori che certamente possono essere condivise ma che, certamente, meriterebbero un’esperienza maggiore per poter essere affrontate.
Fonti: Ansa, Roma Today
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