Mario Monti: “Ci vuole un Governo serio che imponga la patrimoniale”

Patrimoniale sì, patrimoniale no. L’ultima proposta viene direttamente da Mario Monti, che ha rilanciato la tesi di un tributo per rimediare ai danni del Governo giallo-verde.

Mario Monti patrimoniale - Leggilo

L’idea di rilanciare la patrimoniale era stata annunciata qualche tempo fa, come riportato da Askanews, da Maurizio Landini, segretario della Cgil, prima di consegnare la tessera onoraria a Greta Thunberg che chissà cosa ne pensa al riguardo. “Potrebbe essere una soluzione per ridurre il deficit di Governo”, sostenne il sindacalista, attraverso un tributo per ridurre le disuguaglianze puntando sulle ricchezze. Una sorta di tesi alla Robin Hood – rubare ai ricchi per dare ai poveri – che ha trovato spesso buon appoggio della Sinistra, anche dall’ex Premier Matteo Renzi che rilanciò la tassa come rimedio ai “danni del Governo“.

Si aggiunge alla fila l’ex Premier Mario Monti, che ogni tanto ritorna portandosi dietro le richieste dei poteri forti e globali e incarnando, a modo suo, il vesante conservatore e tecnocrate delle istanze dei radical chic. L’economista ha parlato di un’eventuale imposta patrimoniale in Italia come una proposta valida e plausibile, idea sostenuta da tempo anche da esponenti della finanza tedesca, come Karsten Wendorff.L’ex Premier aveva ribadito l’idea già qualche tempo fa, in un’intervista rilasciata a L’aria che tira. “In un Paese nel quale c’è una pessima distribuzione del reddito sarebbe normale perfettamente che nell’arsenale delle varie forme di tassazione rientri la Patrimoniale”. L’ex Premier si è espresso in questi termini: Una patrimoniale annuale ad aliquota moderata esiste in vari Paesi che consideriamo civili come o più del nostro. Se vogliamo che l’occupazione aumenti, non basta stimolare la domanda, meglio se con gli investimenti che invece scarseggiano. Occorre anche rendere meno pesanti, come avviene in altri Paesi, gli oneri fiscali e sociali sul lavoro”.

Insomma, Monti invoca l’ennesimo strumento di poitica anti espansiva con gli italiani – e i consumi – sotto la spada di Damocle dell’Iva in aumento. Ma queste considerazioni non interessano a Monti, che spiega: “Il punto però è un altro, secondo me. Per introdurre un’imposta patrimoniale, ci vuole un governo serio. Serio nel senso che tenga più al bene del Paese che al proprio consenso giornaliero nei sondaggi”. Insomma, Governo ridicolo per gli oppositori. E molti di loro rimpiangono Palazzo Chigi e il potere perduto. Da loro nessun cenno ai recenti dati Istat che parlano di risultati netti e positivi, in campo economico, per il Paese, che però molti si rifiutano di nominare per paura di dover apprezzare qualche cenno di positività nell’Esecutivo.

Fonti: L’aria che tira, Askanews

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