Sesto Grilli, pensionato di 74 anni, lo scorso 17 marzo fu trovato morto, legato e imbavagliato nella sua casa a San Lorenzo in Campo: oggi la svolta alle indagini dopo un mese e mezzo.
Il movente è stato diverso rispetto a Manduria, l’esito tuttavia drammaticamente simile. Antonio Strano è morto al culmine di un gioco crudele, senza nessun’altro scopo se non quello di divertirsi umiliando una persona sola, fragile e indifesa. Nel caso di Sesto Grilli, anche lui pensionato, la motivazione è stata economica.
La vittima, secondo i risultati dell’autopsia, sarebbe stata picchiata e seviziata dalla banda di malviventi e infine lasciata in agonia da sola a soffrire in maniera atroce prima di morire. Il gruppo di aggressori aveevano atteso e sorpreso l’anziano al suo rientro a casa dopo una serata trascorsa con amici. Ci fu una drammatica la sequenza di colpi e violenze sul pensionato, ricostruita dall’autopsia sul corpo martoriato. Il settantaquattrenne sarebbe stato tramortito con violenti colpi in testa e al volto, alcuni di questi esequiti con un attizzatoio. Perse molto, molto sangue. Dopo stato legato con una corda a una sedia e imbavagliato con del nastro adesivo, ma in maniera così stretta a impedirgli di respirare. L’uomo, che nonostante i colpi si sarebbe potuto salvare, morì soffocato.
Carabinieri di Pesaro hanno infatti arrestato quattro persone il suo omicidio: un delitto forse scaturito da una rapina, come riportato da Il Corriere della Sera. I quattro sono originari della Calabria ma residenti tra Emilia Romagna e Marche
I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pesaro, guidato dal col. Luciano Ricciardi, e del Norm hanno eseguito gli ordini di custodia in carcere emessi dal gip Francesco Messina su richiesta del pm Maria Letizia Fucci: gli arresti sono statii effetuati a Pesaro, San Pietro in Casale, non lontano da Bologna e a Melissa, in provincia di Crotone. Tra gli elementi d’accusa, secondo gli inquirenti, ci sarebbero tracce genetiche di almeno due arrestati. I Carabinieri del Nucleo Investigativo avevano avvicinato i quattro ed acquisito di nascosto i loro campioni biologici, dopo consegnati al Ris che li ha esaminati. Sono risultati corrispondenti con quelle rinvenute nell’abitazione della vittima. Ma all’identificazione dei presunti colpevoli i militari sono giunti anche esaminando anche i video di sorveglianza nella zona circostante la casa della vittima, e il traffico telefonico.
Durante le perquisizioni eseguite dopo il delitto, erano stati trovati in casa di Grilli circa 13mila euro in contanti. Parte di questo denaro era in una cassaforte nel garage. Probabilmente era questo l’obiettivo dei malviventi.
Nei prossimi giorni verranno effettuati gli interrogatori di garanzia e altri accertamenti per chiarire le singole posizioni e la dinamica di quanto avvenuto.
Fonte: Il Corriere della Sera
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