Una giornata in tranquillità con amici, a scherzare e a ridere. Poche ore dopo, in piena notte, Simone Cosentino, 42 anni, uccideva nel sonno la moglie Alice Bredice, 33 anni. L’amore della sua vita. E un amore duraturo, perfetto, coronato da un matrimonio e dalla nascita di due bambine.
E tuttavia qualcosa si era incrinato, nel profondo. Non sappiamo se nella coppia o solo nella mente di lui. Certo l’epilogo ha sorpreso tutti. Perchè di segni premonitori non c’era ombra o quasi. Ora qualcuno accena ad una crisi recente tra i due e all’intenzione, da parte di lei, di lasciarlo. Ma sono pensieri del giorno dopo, non fatti. L’unico fatto sono i corpi dei due, scoperti dalle figlie al mattino. Le bambine hanno chiesto aiuto, e molto aiuto dovranno avere in fututo se vorranno provare a superare un trauma che apre un baratro. E’ stata la bambina di 8 anni a chiamare il nonno.
Già, le figlie. Sembra che un attimo prima di sparare, Simone abbia telefonato alla madre dicendole: “Sto per ammazzarle mia moglie, vieni a prendere le bambine“. Quindi ha esploso tre colpi di pistola contro Alice Bredice, come riportato da Il Corriere della Sera. Lei, novembre del 2016, aveva postato una foto con il marito e le sue figlie, tutti sorridenti, e una scritta sotto: “No alla violenza sulle donne”. Ora le piccole sconteranno il prezzo di una violenza assurda, che rimarrà immotivata. Hanno avuto una prima infanzia serena e sono state loro le prime ad accorgersi che tutto era finito. Sono state affidate ai nonni materni. Alle esequie della coppia, due giorni fa erano presenti.
La coppia si era conosciuta in Piemonte, dove Simone prestava servizio alla Polstrada. In quei giorni aveva conosciuto Alice. Otto anni fa il matrimonio. Vivevano in una villetta in contrada Zaccaria, sulle colline di Ragusa non lontano da Marino. in una zona isolata. Alice si prendeva cura di un cavallo che la coppia aveva salvato tempo fa dal macello e che era ospitato nel terreno di un vicino, che ora non si dà pace, ricordando di averli visti il giorno stesso della trafedia: “Li ho visti in mattina, sono sconvolto”.
Una coppia felice e perfetta: “Tu quando manchi, manca qualcosa di bello” aveva scritto Simone Cosentino su FB alla moglie. Una frase accompagnata da un cuore, Il messaggio di Simone, ispettore capo della sezione volanti, era un commento a un post della moglie pieno di gioia “Evviva – scriveva la donna in post ripetuti fino al 24 aprile alle 13,34 – quelli che ridono con gli altri e non degli altri. Evviva quelli che urlano per qualcuno e non contro qualcuno. Evviva le persone belle, quelle che sanno colmare vuoti, quelle che cercano di farti ridere anche quando non c’è niente da ridere. Quelle che quando non ci sono manca qualcosa. Qualcosa di bello“.
Fonte: Il Corriere della Sera, Facebook Alice Bredice
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