Alessandro Lalli è morto. Aveva 16 anni. Il ragazzo non era andato a scuola, in quanto era il primo giorno delle feste pasquali. Era uscito per fare un giro in sella al suo bolide e non ha più fatto rientro.
Alessandro aveva 16 anni ed è caduto dalla sua moto mentre percorreva i tornanti del monte Cornua, in provincia di Genova. La tragedia si è verificata giovedì pomeriggio. A lanciare l’allarme sono stati altri motociclisti che passavano di li. Il giovane è stato soccorso immediatamente e trasportato in Ospedale San Martino di Genova. Purtroppo dopo ore e ore interminabili in sala operatoria, il giovane Alessandro non ce l’ha fatta e ha spirato l’ultimo respiro: il suo cuore ha smesso di battere per sempre, intorno alle 4 del mattino di venerdì. Le lesioni riportate erano gravissime, dalle ricostruzioni pare che il giovane se le sia procurate andando a sbattere contro un albero. Giovedì sera i medici del San Martino hanno tentato con veemenza, disperatamente, di salvargli la vita, purtroppo con scarsi risultati. Um incidente, quello di Alessandreo, che ricorda da vicino la scomparsa di Noemi Carrozza, la giovane sicornette azzurra venuta a mancare qualche mese fa, anche lei giovanissima.
Alessandro Lalli ha perso la vita in un tragitto molto frequentato dagli appassionati di moto, e purtroppo tanti di loro hanno lasciato la vita in quelle strade tortuose, come riportato da Genova Quotidiana. Il sedicenne adorava le moto e quei tornanti li conosceva molto bene, percorreva spesso quella strada sulla sua Marathon 125. Amava perdersi nel verde del bosco e ondeggiare fra una curva e l’altra dei tornanti. Guidava sulle curve del Cornua da Uscio a Genova, dove frequentava l’ITIS Giorgi-Majorana, una volta finita la sua giornata di lezioni, a ritroso ripercorreva la stessa strada. Era nato e vissuto a Recco, ma da un anno circa lui e la sua famiglia si erano trasferiti a Uscio.
Giovedì pomeriggio non si sa cosa sia andato storto, gli inquirenti lavorano a 360 gradi sul caso. Come e perché l’incidente sia successo resta da chiarire: segni di frenata, sull’asfalto, non ne sono stati rilevati. Potrebbe essere stata distrazione, velocità, o forse un problema meccanico: tutte le ipotesi restano sul tavolo in attesa di ulteriori accertamenti.
Fonte: Genova Quotidiana
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…