Era in Italia dal 2017, ospite di vari centri d’accoglienza. Su di lui gravano denunce di abusi sessuali nei confronti di tre donne, tra cui due minori.
Un 32enne di nazionalità nigeriana, ospite al centro di accoglienza “Il Colle” di Petacciato, è stato messo in manette dagli investigatori della squadra anticrimine della Polizia di Stato che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Rosaria Vecchi su richiesta del Pm Marianna Meo della Procura della Repubblica di Larino. Il nigeriano è stato arrestato alla Caritas, dove si era recato per pranzare alla mensa, ed è stato trasferito nella casa circondariale di Larino, come riportato da Primo Piano Molise.
Su di lui gravano tre denunce di abusi su due minorenni ed una sua coetanea. Il tutto è scattato quando una giovane termolese di minore età ha raccontato di aver subito molestie dal trentaduenne africano. La ragazza, che ha denunciato lo scorso 3 marzo, stava percorrendo le scale del sottopasso ferroviario quando è stata avvicinata dal nigeriano, che ha cercato di afferrarla e che avrebbe provato a palpeggiarla in parti intime. La minore si è divincolata e se n’è allontanata. Il giorno dopo, il nigeriano aveva tentato un altro approccio sessuale, a carico di un’altra minore. Ultimo casi risale al 7 marzo, ma in questo caso la vittima ha chiamato il 113 e le Forze dell’ordine sono intervenute. Il nigeriano si è dato alla fuga, lasciando il cellulare e alcuni effetti personali.
La indagini hanno portato all’identificazione del 32enne come responsabile dei gesti. “Abbiamo eseguito l’ordinanza di custodia cautelare su delega della Procura di Larino, a seguito di un’attività investigativa, avvenuta in uno spazio temporale di pochi giorni”, ha riferito il dirigente Vincenzo Sullo. Da lì è partita l’indagine che ha visto l’imputato responsabile del reato 609 bis, atti di violenza sessuale compiuti nei confronti delle tre che hanno presentato denuncia presso il commissariato. “La denuncia ci ha permesso di identificare il soggetto grazie alla descrizione, grazie a un’attività anche tecnica perché all’atto della richiesta della volante si era dileguato, e abbiamo recuperato il suo telefono e siamo risaliti alla sua identità, grazie anche al racconto di alcuni testimoni”, si legge nell’ordinanza.
Gli inquirenti hanno avviato le ricerche negli ex centri di accoglienza del basso Molise, centri che sono spesso luogo di illegalità e di vita allo sbando. Il trentaduenne era destinatario di revoca di accoglienza da parte della prefettura per comportamenti che hanno violato il regolamento. A dicembre era stato infatti arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dai Carabinieri della compagnia di Termoli. Era in Italia dal 2017, ospite di vari centri di accoglienza del basso Molise.
Fonte: Primo Piano Molise