Laura Pausini ricorda la sua nipotina di due anni e mezzo, morta l’anno scorso per una grave malattia, e lancia un appello contro i ladri di fiori e giocattoli nei cimiteri.
Inferocita la cantante italiana Laura Pausini, ormai conosciuta anche fuori dai confini nazionali. A farla arrabbiare sono stati i ladri di doni e fiori ai cimiteri, portati ai cari defunti. Il suo è un pensiero ragionevole e democraticamente accettabile, ma in questo caso la Pausini ha parlato per esperienza personale. Mesi fa, altri genitori avevano lanciato un appello simile: la mamma di Denise, ad esempio, si era vista rubare diverse i volti i fiori portati sul luogo dell’incidente dove la figlia aveva perso la vita. Stessa cosa era capitata ai genitori di Alessandro, morto a soli due anni.
Un gesto strano quanto privo di ogni sensibilità, che la cantante, ospite della trasmissione “La versione delle due”, di Radio2, ha denunciato, confermando di essere stata vittima dei ladri nei cimiteri. “Nel cimitero del mio paese sono seppelliti dei bambini, tra i quali una mia nipotina. Rubano i fiori, rubano i giocattoli che le mettiamo e queste persone devono veramente pagarla pesantemente, sono delle merde pure”, dice la Pausini.
La nipotina di Laura è morta il giorno di Pasqua quando aveva solo due anni e mezzo, nel 2017. La piccola era affetta dalla sindrome di Delezione 1p36, una malattia rarissima. “Una piccola aliena”, l’aveva definita zia Laura, che ha spesso ricordato di come sua sorella – e mamma della piccola – abbia provato ad alleggerire il peso della malattia, inventando una favoletta per raccontare alla figlia della malattia.
“Non è possibile che vadano nei posti dove le persone che sono defunte riposano e dove chi le piange da fuori lascia un oggetto, che siano bambini o non bambini. E’ una cosa vergognosa, mi piacerebbe che ci fossero delle telecamere, venissero beccati e messi in diretta con la gente che li massacra di botte”, continua Laura nello sfogo. Anche la sua vita così piena di gioia e successo, è segnata da un dolore indescrivibile.
Fonte: Radio 2