Le proteste nelle periferie di Roma continuano. Gad Lerner ha commentato gli episodi di Casal Bruciato e ha accusato CasaPound di aver strumentalizzato Noemi Fasciano, l’italiana che ha occupato la casa popolare destinata ai Rom.
“Un sacrilegio calpestare il pane“, aveva commentato il giornalista Gad Lerner riferendosi proteste di Torre Maura, periferia a nord di Roma, dove i residenti della zona si era opposti al trasferimento di circa 70 rom in una struttura del quartiere. Un delirio popolare, con tanto di incendi di cassonetti della spazzatura e di gesti estremi, segno di un’insofferenza generalizzata volta a chiedere aiuto, attenzione nei confronti di una situazione di disagio vissuta nei quartieri. Gesti volti a denunciare una situazione di crisi, quale è quella che vivono le periferie e anche gli italiani, che cominciano a sentirsi messi da parte, esclusi e poco rispettati, specie quando le amministrazioni comunali incarnano i valori dei radical chic.
Ma questo non l’hanno capito, nessuno ha provato a contestualizzarlo, e la colpa degli episodi – automaticamente associati a forme di razzismo – è stata data a CasaPound e Forza Nuova, colpevoli di fomentare l’odio, come ha affermato l’ex Presidente del Partito Democratico Matteo Orfini commentando la rivolta contro i Rom a Torre Maura. E invece no. A parlare sono i residenti, anche a Casal Bruciato, altra periferia di Roma, dove la protesta si è spostata. Sono loro che ritengono ingiusto l’assegnazione di un alloggio famigliare ai Rom e che appoggiano la causa di Noemi Fasciano. Lei, italiana e con un figlio di sei mesi, in grandi difficoltà economiche, ha occupato l’abitazione destinata ai nomadi, in via Cipriano, sostenendo di averne più diritto, come riportato da Huffington Post.
Noemi vive insieme a Simone e il suo bambino di sei mesi a casa della nonna, in meno di trenta metri quadrati. Per questo, dice, quella casa dovrebbe essere la sua, anche se non ne ha mai fatto richiesta. Non c’è strumentalizzazione, solo una situazione di disagio e disperazione. Ma Gad Lerner vuole vederla per forza così e un’altra volta ha twittato, sul suo profilo, parole rivolte contro la Destra, colpevole di ogni male, a suo dire. “Il razzismo ci rende poveri, se i nostri sono poveri la colpa non è dei rom“, ha postato il “giornalista con il rolex”, accusando Noemi di essere stata strumentalizzata da gruppi di estrema destra, come sostenuto anche dal Primo Cittadino di Roma Virginia Raggi.
Parla di strumentalizzazione, Gad Lerner, che proprio in tema di strumentalizzazione ha forse dimenticato i recenti trascorsi ad opera dei suoi amici di Sinistra nei confronti, ad esempio, di Adam e Ramy, i bambini eroi del sequestro del bus di San Donato Milanese. Ma anche gli inoliti argomenti per giustificare gesti estremi – quali quello dell’assassino di Stefano Leo, straniero con cittadinanza italiana, o dello stesso Ousseynou Sy, che guidava l’autobus della tentata strage. Insomma, un tentativo di distorsione della realtà applicato ad ogni occasione. Perchè le ragioni degli altri sembrano sempre un gradino più in basso rispetto al suo punto di vista. E anche quando le proteste da parte degli italiani non nascondono altro se non un disagio diffuso e generalizzato, si prova a sviare puntando il dito sul razzismo. Che in questo caso non c’entra. Ma siamo tutti moralisti e, su questo, Gad Lerner è in prima fila in quanto a chiacchiere che non servono a nulla. Una bella intelligenza resa opaca dall’abitudine seguire sempre gli stessi percorsi argomentativi. Peccato, signor Lerner.
Chiara Feleppa
Fonte: Twitter Gad Lerner, Huffington Post
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