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De Falco abbraccia Luca Casarini: “La nave dei 5 Stelle è stata dirottata da Salvini”

Chiusa oggi l’assemblea degli equipaggi di terra e di mare tenutasi al Museo d’arte contemporanea della Capitale, voluta dalla Mediterranea Saving Humans e appoggiata dalle Ong. Hanno partecipato attivisti, artisti e volontari, tra cui l’ex pentastellato Gregorio De Falco.

Si è chiusa oggi l’assemblea degli equipaggi di terra e di mare a Roma, tenutasi al Macro – Museo d’arte contemporanea della Capitale. Hanno preso parte al summit, durato solo due giorni, attivisti, avvocati, artisti che hanno partecipato a dibattiti, assemblee e workshop. A volerla, la Mediterranea Saving Humans, piattaforma che ha messo in mare in questi mesi la nave Mare Jonio. Nel corso dell’assemblea, sono intervenute Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch; e la portavoce di Sea Eye, Carlotta Weibl.

Ma c’era anche Gregorio De Falco, l’ex ufficiale di Marina eletto col Movimento 5 stelle e poi espulso, che ha annunciato nei giorni scorsi di voler partecipare alle missioni della Ong per salvare vite umane e che ha ricevuto l’abbraccio e il beneplacito di Luca Casarini. Un saluto tra due persone che si conoscono già da tempo e si danno del tu.

Le missioni di cui si sta compiendo questa nave e in generale, le Ong sono degnissime – ha detto de Falco con voce e piglio da affabulatore consumato – sono missioni non possono non destare l’attenzione di ognuno di noi, in particolare un Parlamentare della Repubblica, che puta caso è un ufficiale di Marina, della Guardia Costiera per giunta, quindi di quel Corpo deputato alla salvaguardia della vita in mare. Sto valutando la loro capacità operativa, la loro struttura per decidere se andare a bodo per quella che è una missione civile, direi umanitaria, dovuta. E’ del tutto differente  oggi ciò che si sta facendo rispetto al vanto, all’orgoglio direi, che dobbiamo avere per duemila anni di Storia

A chi domanda se prova oggi disagio nei confronti delle scelte intraprese dal Movimento 5 Stelle  De Falco risponde con metafore, scientemente suggestive, prese dal suo mondo: “Il disagio deriva dalla modificazione della rotta inziale. Lì è stata dirottata una nave e credo che questo dirottamento abbia anche una data


L’obiettivo dell’incontro, condiviso dai partecipanti, è di ribadire la missione umanitaria e moralmente giusta delle Ong, tanto che è stata ribadita anche la prossima partenza della Mare Jonio, come ha spiegato l’armatore Alessandro Metz. Non ci sarà il capo missione Luca Casarini, “non solo perché siamo organizzati in modo da fare a rotazione per le missioni, ma perché vuole restare a disposizione della magistratura“, spiega Metz. Ci saranno, al loro posto, diversi parlamentari e la partenza è prevista per la prossima settimana, se ci saranno condizioni meteo per farlo e anche preso atto della situazione sempre più critica in Libia

In questi giorni, l’Ong Mediterranea ha presentato anche un esposto alla Procura di Agrigento contro il Vicepremier Matteo Salvini per il blocco navale operato nei confronti della Alan Kurdi, la nave battente bandiera tedesca ferma nelle acque maltesi in attesa della ricezione di un porto sicuro, come riportato dall’Adnkronos. Una mozione firmata e sostenuta da Cecilia Strada, figlia di Gino fondatore della Emergecy; ma anche da Sandro Mezzadra, professore di filosofia politica dell’università di Bologna; Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci; Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci. Il team legale di Mediterranea ha offerto supporto giuridico.

Al momento l’esposto è contro ignoti“, spiega Alessandra Sciurba, coordinatrice del team legale. “Servirà a verificare gli ordini e la catena di comando che ha portato alle decisioni su Sea Eye. Speriamo che sia un’occasione per fare luce su questa guerra che i governi italiano ed europei stanno facendo a chi salva vite”. Intanto la Alan Kurdi è ferma a 24 miglia da Malta in acque internazionali ed è al momento è l’unica nave umanitaria nel Mediterraneo. “L’Italia ha violato il principio di unità famigliare previsto dall’articolo 8 della convenzione europea sui diritti umani”, denuncia Carlotta Weibl.

Intanto, l’ong tedesca Sea Eye insiste affinché il Premier maltese, Joseph Muscat, consenta l’approdo della nave Alan Kurdi. Ma l’unico che ha lanciato l’invito è stato il Primo Cittadino di Palermo Leoluca Orlando.Per il resto, nessuno sembra volersi fare carico della situazione.

Fonti: Adnkronos, Youtube Servizio Pubblico

 

Pubblicato da
Chiara Feleppa

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