In un asilo nido di Bologna, alcune maestre hanno fatto ascoltare l’inno partigiano “Bella Ciao”, scatenando polemiche e la reazione di un genitore che ha chiesto immediatamente spiegazioni.
Più educazione e rispetto nelle scuole, aveva proposto il Vicepremier Matteo Salvini qualche tempo fa, chiedendo, oltre alla reintroduzione del grembiule, anche quella dell’educazione civica tra i banchi. Più educazione, e magari meno politica. Almeno, questo è quanto si è augurato il padre di un alunno di un asilo nido comunale, a Bologna. Qui, infatti, la polemica è scoppiata dopo che alcune maestre hanno fatto ascoltare ai piccoli la canzone partigiana “Bella Ciao“, canto popolare della Resistenza. Il brano era infatti presente in una compilation per i bambini, insieme ad altre filastrocche, che in genere le maestre facevano ascoltare ai bambini dopo i pasti, come riportato dall’Ansa.
“Mi chiedo perché questa scelta. Mi avrebbe dato fastidio anche se avessero fatto ascoltare Faccetta Nera. I bambini dobbiamo lasciarli fuori da tutto”, si è domandato un genitore che ha chiesto immediatamente spiegazione al Comune. L’amministrazione non ha ravvisato, però, nessuna inadeguatezza: “Una canzone come un’altra, nel cd ce n’erano tante”, ha risposto.
Immediate le reazioni di chi ha ritenuto la scelta del brano inopportuna. “Solo a Bologna possono fare ascoltare all’asilo nido ‘Bella Ciao’..e gli sembra pure normale”, ha detto la sottosegretaria alla Cultura leghista, Lucia Borgonzoni, dalla sua pagina Facebook. A protestare anche Forza Italia: “Solo nella rossa Bologna il sindaco può considerare normale che in un nido comunale i bambini cantino e ballino sulle note della notissima canzone per bambini ‘Bella Ciao’. Bologna, un’altra volta, rossa di vergogna“, ha detto il consigliere comunale Francesco Sassone. Non è la prima volta, tra l’altro, che Bologna si rende protagonista di inni partigiani: “Bella Ciao” era stata eseguita durante un concerto di canti popolari in una chiesa e il parroco, alla fine, era arrivato a scusarsi.
E se inneggiare la Sinistra è permesso, in quei posti laddove alla guida della città ci sono i “Sindaci rossi” – Virginio Merola, PD, a Bologna -, non è consentito fare altrettanto a parti inverse. Se le maestre prendono la briga di poter lanciare qualsiasi tipo di messaggio, non è concesso altrettanto agli alunni. Ad esempio, pochi giorni fa, quattro studenti di un liceo di Cuneo, il De Amicis, dopo essersi messi in fila hanno inscenato il saluto romano davanti a un manifesto di “Lager SS”, durante una mostra fotografica allestita nell’aula magna della scuola in occasione della “Settimana della Memoria”. Gli studenti sono stati ripresi e il video è finito in mano di Mariella Rulfi, la Preside dell’Istituto che ha preso provvedimenti.
Sei giorni di sospensione dalle lezioni scolastiche e l’obbligo di studiare la Resistenza al nazifascismo e il sacrificio di migliaia di Partigiani, questa la punizione per la bravata, come riportato da La Stampa. I ragazzi dovranno seguire un vero e proprio percorso di riabilitazione: hanno visitato l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo; studiato la tragedia della Seconda Guerra Mondiale; esaminato le leggi razziali, l’Olocausto e la campagna di Russia; fatto visita alla comunità Emmaus di Boves; visitato un centro cuneese di accoglienza straordinaria di migranti richiedenti asilo.
Anche Cuneo è guidata da un Sindaco tendente a Sinistra, Federico Borgna. Sbagliato il gesto degli studenti, vero, così come lo è stato quello delle maestre d’asilo. Ci starebbe benissimo, tra questi cori partigiani, l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini: una canzone che conosce benissimo e che più volte è andata intonando nelle piazze, seguendo le manifestazioni dei partigiani al suono di un inno che, solo in apparenza, è considerato pacifico.
Fonti: Ansa, La Stampa
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…