Un bell’equipaggio: c’è quello visibile e quello “ombra” intorno alla vicenda della Mare Jonio. Quello visibile è noto, anche troppo, con Luca Casarini capo missione e, tra gli altri, Stefano Tria, figlio del Ministro delle Finanze del Governo giallo verde. C’è anche o forse ci sarà il senatore Gregorio De Falco. Forse un giorno Roberto Saviano.
L’equipaggio visibile spera di ripartire presto. La Magistratura di Agrigento ha dissequestrato la nave. Pertanto anche se indagati Luca Casarini e il comandante Pietro Marrone – da non confodere con Emma, la pasionaria che grida e piange per i porti chiusi – possono riprendere il largo. E certo hanno una certa fretta con il caos scoppiato in Libia mentre il presidente Emmanuel Macron osserva e sorride.
Casarini, benchè accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedire all’ordine di arrestare la Mare Jonio lo si è visto nei giorni scorsi, tranquillo e imperturbabile, alla Camera. Forse il fronte giudiziario non lo preoccupa più di tanto: ad indagarlo c’è Luigi Patronaggio, che la scorsa estate ha tentato di far incrimianre il Ministro Salvini per i caso della nave Diciotti. “Sono venuto a prendere un caffè con un po’ di amici“. E di amici deve averne tanti. Casarini si è fermato in cortile sotto un gazebo con i deputati di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni e Erasmo Palazzotto. Con loro anche Matteo Orfini, ex presidente del PD. Dopo si è visto Casarini andato alla buvette per un caffè con Fratoianni che ha dichiarato: “Sì, l’ho invitato io, abbiamo fatto il punto sulla situazione“. Matteo Orfini ha aggiunto: “Nessuna sorpresa: sono anche tra i finanziatori della missione, come si sa. Da ragazzi facevamo a botte, lo conosco da una vita“.
Il finanziamento e la pianificazione di progetti futuri Orfini e Frantoianni. Il senatore Gregorio De Falco che sembra pronto ad imbarcarsi. Non deve sentirsi solo ed incompreso Luca Casarini. Meno lieto della sua presenza è apparso deputato dei Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli ha detto “La Sinistra in una sede istituzionale vada a braccetto con un pregiudicato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per il caso della nave Mare Jonio: sono plurirecidivi anche loro come Luca Casarini. La Sinistra si aggrappa ancora una volta a questi personaggi alla ricerca di uno spazio“.
Nicola Frantoianni era a bordo della Mare Jonio nel novembre scorso, da dove invià un video messaggio ai colleghi, scusandosi per non poter partecipare ad una riunione del Partito. C’erano cose più importanti da fare..
E tra gli amici di Casarini c’è anche Stefano Paolo Tria, 38 anni, figlio del Ministro della Finanze. Non era a bordo della Mare Jonio, impegnato “a salvare vite umane con una barca d’appoggio alla Mare Jonio” scrive Adnkronos. “Stefano Tria è uno di noi e fa quello per cui Mediterranea è nata: salvare e salvarci da questo orrore” ha detto la Ong proprietaria dell’imbarcazione in un tweet: “non ci siamo mai posti il problema di chi ognuno di noi sia figlio o parente, ma di cosa possiamo fare per salvare quante più vite umane possibile“.
Fonti: Adnkronos, Non è l’Arena
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