Il Papa ha deciso che Fernado Bellelli, 42 anni, non indosserà mai più l’abito talare. Il prete era stato oggetto di accuse importanti, i parrocchiani sparlavano circa una relazione sentimentale.
Papa Francesco ha deciso: Fernando Bellelli non indosserà mai più l’abito talare. L’uomo è stato estromesso dal Clero. Nel 2014 il giovane sacerdote fu divenne oggetto di considerazioni sulla sua vita privata. Alcuni parrocchiani della città dove prestava servizio, Portile, in provincia di Modena, sostenevano che avesse una relazione sentimentale. Le chiacchiere, all’apparenza banali e prive di fondamento, sono diventate pubbliche quando qualcuno attaccò dei cartelli per tutta la città e la frazione, con frasi denigratorie per il sacerdote. Molte persone lo difesero, ma ormai qualcosa si era rotto.
Fernando Bellelli finì al centro di un’inchiesta della Procura di Modena. Due genitori avevano denunciato il parroco che, a detta loro, avrebbe circuito la figlia. L’indagine non portò a nulla perché non emersero prove contro il prete. Il caso fu archiviato per l’assenza di indizi o evidenze su quanto lamentato dai genitori della ragazza.
A 4 anni di distanza, il 2 aprile, è arrivata la decisione del Pontefice. La Diocesi ha comunicato “La Congregazione per il Clero ha comunicato all’Arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci, la decisione, presa da Papa Francesco il 20 marzo, di dimettere dallo stato clericale il sacerdote Fernando Bellelli, con relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali, compreso il celibato. Tale decisione è assolutamente inappellabile e non è soggetta ad alcun tipo di ricorso.” La decisione di Papa Francesco si basa su un procedimento canonico avviato dall’Arcidiocesi nel 2016 e portato avanti seguendo le richieste della Congregazione per il Clero, come riportato dall’Ansa. La Diocesi specifica che il procedimento non riguarda imputazioni penali, né civili ne canoniche, inerenti a minori di 18 anni, ma “aspetti fondamentali della vita del prete”.
Bellelli ha replicato “Per coerenza con me stesso e con i miei fedeli ho cercato di far valere le mie ragioni a fronte di accuse giudiziarie totalmente infondate, perché l’attacco rivoltomi l’ho ritenuto ingiusto, considerandolo soprattutto un attacco alle mie idee teologiche. Purtroppo gli organi superiori nerl giudicarmi hanno portato avanti una procedura alternativa a quella che consente un pieno contraddittorio e dunque la possibilità di una difesa piena e dinamica. Il provvedimento finale, proprio in virtù di questa procedura alternativa, reca la firma del Santo Padre, io non posso far nulla se non accettarlo e non posso che attingere alla Grazia del Vangelo e dei Sacramenti, così come deve fare ogni fedele e come ricordato anche dall’Arcidiocesi. Da fratello battezzato in Cristo rivolgo la mia preghiera per tutti coloro con cui in questi 17 anni di ministero presbiterale hanno fatto del bene servendo la Chiesa Cattolica e per tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto nell’affermare le mie ragioni.”
La Diocesi ha concluso “Accogliamo con docilità questa decisione. Fernando Bellelli non è scomunicato, rimane in comunione con la Chiesa in quanto fratello battezzato in Cristo”.
Fonti: Facebook Fernando Bellelli, Ansa
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