Circoncisioni mortali, una pratica che sembra inarrestabile. Due donne nigeriane chiamano il 118, ma per gli inquirenti chi ha circonciso il bimbo sembrerebbe un altro individuo.
La vicenda ricorda molto un altro episodio. Proprio nel mese di marzo, un altro neonato, è morto all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, a seguito di una circoncisione fatta in casa, i genitori, di origine ghanese, sono ora accusati di omicidio colposo.
Questa volta il bambino sarebbe morto fra le braccia della madre e della nonna materna. Sul pavimento una pozza di sangue, dopo una circoncisione in casa nel quartiere Quezzi di Genova. In casa c’erano la madre del bimbo, Maria Aneton, e la nonna di origini nigeriane.Le due donne, di origine nigeriana, sono state portate prontamente in Questura per essere interrogate sulla vicenda. La madre ha 25 anni, mentre il padre non è attualmente in Italia.
“io amavo mio figlio più della mia vita“, così ha esclamato la mamma, agli agenti operanti chiamati dai soccorritori che immediatamente hanno chiesto alle due donne nigeriane come sono andati i fatti. Le donne verso le 3.30 di questa notte hanno chiamato il pronto intervento sanitario. Una volta arrivati i soccorsi, però, i paramedici del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del bimbo di appena 1 un mese di vita e chiamare le Forze dell’Ordine. Sul posto sono intervenute prima le volanti della Questura e la Squadra Mobile del dirigente Marco Calì, accompagnata dagli uomini della Scientifica, come riportato da Dagospia.
Nella casa, gli inquirenti hanno trovato diversi indumenti sporchi di sangue, ed evidentemente non riuscendo ad arrestare il flusso di sangue del bambino. Dai primi rilievi nella abitazione e dalle prime analisi sul corpo del piccolo, sembrerebbe che chi ha operato, non aveva esperienza né abbia avuto gli strumenti adatti per tale operazione. Gli inquirenti stanno controllano i telefoni cellulari della madre e della nonna del neonato morto. L’obiettivo è quello di risalire ai contatti delle donne risalenti agli ultimi giorni.
Entrambe le donne sono state portate in Questura per chiarire i fatti e sono state arrestate ed a disposizione del Magistrato che deciderà se convalidare il fermo. Il dubbio è che una terza persona, già fermato alla frontiera di Ventimiglia, dove molto probabilmente stava fuggendo dall’Italia, sarebbe accusato di essere colui che ha praticato materialmente l’intervento della circoncisione.
Fonte: Dagospia
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