Ancora guai in casa Renzi. La cooperativa Marmodiv di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze.
E’ passato più di un mese da quando Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex Premier Matteo Renzi, sono finiti agli arresti domiciliari, per poi essere rilasciati. Hanno rivisto la libertà, la donna di casa è stata rinviata a giudizio e le acque sembravano essersi placate almeno per breve periodo. Ma non è proprio così. Una nuova accusa si abbatte sui coniugi e riguarda il fallimento della cooperativa Marmodiv.
I due sono accusati di avere scaricato costi e oneri della società di famiglia Eventi6 su alcune cooperative, che poi sarebbero state volutamente svuotate e fatte fallire, senza pagare né i contributi dei lavoratori né le imposte, come aveva denunciato Omoigui Evans che ha dichiarato di aver lavorato per i Renzi senza mai essere pagato, e di essere poi stato licenziato senza ricevere un centesimo. Un piano diabolico, in sostanza, mirato ad avere a disposizione lavoratori dipendenti senza dover sopportare i costi relativi all’adempimento di oneri previdenziali ed erariali, tutti spostati in capo alle cooperative stesse. La Eventi6 utilizzava del personale, formalmente assunto dalle cooperative, che venivano caricate di debiti previdenziali e fiscali, e lasciate fallire. Un ciclo di dipendenti e clienti, che ha portato al fallimento la Delivery Service e l’Europe Service. Ma ora anche la terza cooperativa, la Marmodiv, è stata dichiarata fallita, in quanto avrebbe svolto attività di sovrafatturazione per consentire alla Eventi 6 l’evasione delle imposte, come riportato dall’Ansa.
Il fallimento è stato reso noto dal Tribunale fallimentare di Firenze. Un dato che sembra aggravare ancor di più la posizione dei due, che potrebbero essere accusati di bancarotta fraudolenta anche per questa terza cooperativa. I bilanci depositati dalla Marmodiv, infatti, sono incerti e i conti sembrano non tornare. Il Tribunale ha infatti accertato la “non completa attendibilità dei bilanci depositati dalla Marmodiv. Il suo stato di insolvenza emerge dalla consistente esposizione di debitoria”. In sostanza, troppi debiti. L’entità, verificata dal consulente tecnico d’ufficio con perizia depositata lo scorso 15 marzo, ammonta a circa 493mila euro, di cui 484mila già scaduti. L’istanza di fallimento era stata inoltrata dalla Procura di Firenze il 4 settembre 2018, come riportato da Il Sole 24 Ore.
La Marmodiv inoltre “non risulta avere attivo sufficiente a garantire l’equa integrale soddisfazione dei creditori”. L’accusa sostiene anche che i genitori dell’ex Premier controllassero la società attraverso prestanome e che fossero loro gli amministratori di fatto, anche se la cooperativa era stata formalmente ceduta. I Magistrati indagano anche questa volta su falsa fatturazione e su ipotesi di reato di falso in bilancio. Il Gip Angela Fantechi ha fatto sapere di una querela pervenuta da parte di Banca Cambiano, che conferma “la presentazione allo sconto di fatture false anche in altre ipotesi per opera delle persone a cui Renzi ha ceduto la cooperativa”.
Fonti: Ansa, Il Sole 24 Ore