Ramy, il bambino eroe del sequestro del bus di San Donato Milanese, ha ottenuto la cittadinanza italiana. Ma per festeggiare, ha sventolato, insieme con il padre, la bandiera egiziana.
La cittadinanza è un diritto? No. La cittadinanza va meritata e conquistata ed indica il riconoscimento nelle leggi, usanze e tradizioni di un paese. Lo ha detto diverse volte il Vicepremier Matteo Salvini, in questi giorni così turbolenti, quando la questione Ius Soli e immigrazione è tornata alla ribalta. I bambini sul bus erano 51, 5 di questi sono stati ricevuti proprio ieri al Viminale dal Ministro dell’Interno ma l’attenzione in questi giorni si è soffermata su un solo studente. Il suo merito è stato, in primo luogo, quello di aver chiamato, di nascosto dal terrorista, le Forze dell’Ordine. In secondo luogo, invece, quello di avere un padre egiziano.
Ramy, il bimbo eroe del sequestro del bus di San Donato Milanese, ad opera del senegalese Ousseynou Sy, ha ottenuto dopo varie sollecitazioni la cittadinanza. Il bambino è stato ospite in varie trasmissioni, sia da Fabio Fazio – che in quanto a sostegno della Sinistra non si tira mai indietro – sia da Bruno Vespa, a Porta a Porta. Ed è qui che il tredicenne ha sventolato bandiera egiziana.
Tantissimi i commenti negativi nei confronti di chi lo accusa di aver sfruttato una situazione drammatica per propri tornaconti e di aver accettato di buon grado la strumentalizzazione operata da parte della Sinistra nei suoi confronti. Ora, la cittadinanza passerà a suo padre, con diversi precedenti penali. “La cittadinanza? La merito, se non li avessi salvati io sarebbero morti tutti“, ha detto Ramy qualche giorno fa quando ancora Salvini era incerto sulla concessione. Un po’ di presunzione, un po’ di sfacciataggine e un atteggiamento che poco si abbina ad una tragedia sfiorata per un pelo. Ramy è stato bravo, sì. Così come tutti gli altri lo sono stati. Avrebbe potuto chiedere una borsa di studio, un regalo o un aiuto per i suoi genitori, ad esempio. Invece no, chiede la cittadinanza. Ma che lui si senta italiano, con la bandiera egiziana alle spalle, pare essere un fatto discutibile.
Fonte: Porta a Porta
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